Kessie, Atangana, le commissioni e il Barcellona: tutto a suo tempo. Ora, priorità all'AC Milan

Il fischio, la contestazione, il dileggio, il coro sono inconfutabilmente e immutabilmente tra i diritti dei tifosi, cuore pulsante e vera anima del calcio. Ognuno, nei limiti dell’educazione e della decenza, vive il tifo nel modo che ritiene più giusto e adatto alla propria personalità e sensibilità: voler imporre un qualcosa a chi spende il proprio tempo e denaro per donarsi pienamente alla propria squadra del cuore sarebbe ingiusto, oltre che deleterio. È un preambolo magari scontato, ma comunque da ricordare e sottolineare in vista del discorso che vogliamo affrontare.
ADDIO - Franck Kessie, ad oggi giocatore del Milan con il contratto in scadenza al 30 giugno 2022, ha firmato per il Barcellona di Xavi: questa è la notizia che ieri è rimbalzata dalla Spagna da fonti autorevoli molto vicine al club catalano. Sui quotidiani sportivi di oggi, sul Corriere della Sera in particolare, si legge di come la commissione per il suo agente Atangana, intorno ai dieci milioni di euro, sia stata fondamentale per la buona riuscita dell’affare. Sui vari social, termometro piuttosto attendibile dell'umore della tifoseria, la reazione del popolo rossonero va dall’indifferenza, al fastidio all’incazzatura vera e propria. Ancora una volta, dopo Donnarumma (soprattutto) e Calhanoglu, il tifoso milanista si è sentito tradito. In questo caso le ormai famigerate dichiarazioni alla Gazzetta in estate dell’ivoriano (“Sono orgoglioso di aver scelto questo club e non è mia intenzione andare via. Anzi, voglio restare per sempre. Mi piace tanto quando gli ultrà cantano 'un Presidente, c’è solo un Presidente...'. Ecco, io voglio esserlo a vita. Almeno quella calcistica... Torno dalle Olimpiadi e sistemo tutto, vorrei restare rossonero per sempre. Maldini e Massara conoscono il mio pensiero", ndr) di sicuro non aiutano. Bisogna mettersi l'anima in pace, è andata così: il club di via Aldo Rossi continuerà ad avere la sua grande credibilità, data soprattutto dalle figure di Maldini e Massara, il giocatore andrà altrove, consapevole comunque di una “figura” mediatica di certo non positiva.
EX PRESIDENTE - La Curva Sud Milano ha già preso posizione, esponendo durante Milan-Sampdoria uno striscione piuttosto eloquente: "Chi ama il Milan lo dimostri coi fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti". La "contestazione" del tifo organizzato rossonero però è finita lì: niente fischi, niente cori, niente insulti. Franck Kessie è un giocatore del Milan fino a fine stagione e verrà sostenuto dalla Curva fino al termine del campionato. E chi scrive si augura, e sottolineo augura, perché il tifoso è libero di prendere la posizione che meglio crede, che questo atteggiamento venga ripreso anche dal resto dello stadio, che nelle ultime uscite non ha mai risparmiato fischi e mugugni nei confronti dell’ormai ex presidente. Inoltre il rendimento del centrocampista quest'anno è stato molto altalenante, nulla a che vedere col Kessie padrone del campo della scorsa annata; immaginiamo che l'essersi rimangiato la parola data in estate pesi nella sua testa.
PRIORITÀ ALL'AC MILAN - A nove giornate dal termine della Serie A, e con una semifinale di ritorno di Coppa Italia da giocare ad aprile, la squadra è veramente la sola e unica artefice del proprio destino. Nessuna Moira che tende il filo, nessun asterisco, nessuna classifica virtuale: con ancora 27 punti a disposizione il Milan è primo in classifica in solitaria. Ora più che mai, seguendo la linea tracciata in questi anni, è il momento di fare gruppo, di guardarsi negli occhi e di promettersi di morire l’uno per l’altro, di supportarsi incondizionatamente. Poi, come andrà, andrà. Ma senza il rischio di arrivare alla fine con il rimorso di non essere rimasti compatti e uniti come fatto finora. Per tutto il resto ci sarà tempo e luogo, ora, citando un uomo che ha sempre messo il club sopra ogni cosa, c’è da dire solo questo: “Priorità all’AC Milan”.

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