Leao-Castillejo, le risposte sono positive. E il 4-4-2 va portato avanti

Se sarà la panacea a tutti i mali lo scopriremo presto, ma il cambio di modulo ha dato una solidità diversa al Milan. Il 4-4-2, con Castillejo e Calhanoglu laterali dai piedi forti orientati verso il campo, ha compattato la squadra e ha mostrato diversi temi interessanti. Le due linee di centrocampo e difesa raramente sono state bucate centralmente, segno di come la densità tra i due reparti sia stata ben coordinata e la coppia d’attacco ha iniziato a far vedere qualche sincronismo decisamente interessante. Quando Ibra veniva incontro al pallone, Leao attaccava la profondità con l’esterno più vicino allo svedese pronto a fare o la seconda punta o a creare spazio per lo sviluppo dell’azione. Il Milan, a livello singolo e complessivo, ha sofferto relativamente poco il Cagliari, con la prima fase del primo tempo dove i sardi hanno agito meglio tra le linee. Ma una volta prese le misure, i rossoneri sono saliti di ritmo e di baricentro.
CASTILLEJO FUNZIONA - Nota di merito va fatta per Samu Castillejo. Lo spagnolo, buttato dentro da Pioli al posto del connazionale Suso, ha fornito una prova di sostanza. Rispetto a Suso, Samu ha una gamba diversa, da corridore vero sia in avanti sia indietro. Il fatto di giocare con il mancino rivolto verso il campo può essere un problema quando decide di attaccare il fondo in corsa, trovandosi il pallone sul destro. Ma quando è venuto dentro al campo a giocare la sfera, l’ha sempre fatto con rapidità e una discreta precisione. Geniale, poi, la punizione da 50 metri con cui ha messo in porta Leao, segno di una freschezza mentale e di una leggerezza per fare quella giocata che, ad altri compagni, oggi manca.
LEAO NEL VIVO - Rispetto alle ultime prove fornite, Rafael Leao sembra aver cambiato marcia, soprattutto di testa. La vicinanza con Ibrahimovic lo sta cambiando in meglio e il portoghese è stato molto più dentro alla partita rispetto al passato. La concentrazione è stata totale per tutta la gara ed ha saputo reagire al gol fallito nel primo tempo, quando ha letto con una frazione di secondo in ritardo la spizzata di Romagnoli sul secondo palo. Il gol è da giocatore vero. L’aggancio è fantastico e l’idea di schiacciare il pallone, seppur con deviazione, non è comune. Adesso è giusto che si goda il momento, ma già da domani ci sarà bisogno di tenere alta la concentrazione e il livello di guardia.

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