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Conceiçao: "La pressione fa parte della storia di questo Club. Jovic o Gimenez? Non lo dico"

LIVE MN - Conceiçao: "La pressione fa parte della storia di questo Club. Jovic o Gimenez? Non lo dico"
© foto di MilanNews
Oggi alle 16:51Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Amici e amiche di MilanNews.it, è la vigilia della finale di Coppa Italia! A breve mister Sergio Conceiçao parlerà in conferenza stampa, con lui ci sarà il capitano Mike Maignan, per presentare la sfida di domani sera contro il Bologna che vale il secondo trofeo stagionale per i rossoneri. La squadra questa mattina è andata visita al Quirinale dal presidente Mattarella, con l'allenatore portoghese (clicca qui) che ha parlato a nome di tutto il Club. Rimanete con noi ed il nostro live testuale per seguire la conferenza stampa di mister Conceiçao.

16.29 - Comincia la conferenza stampa

Avverte più fascino o più il peso della finale?

"Penso che faccia parte della storia del Milan questo peso, questa pressione. È normale in questi grandi club. Dobbiamo concentrarci solo su domani, focalizzati su quello, su cosa fare, sugli avversari, su che momenti diversi ci saranno rispetto all'ultima sfida ed essere pronti".

Da quando allena il Milan è il miglior momento?

"I risultati sono positivi, ma è una cosa normale. La conoscenza che ho dello staff permette che la squadra abbia avuto un'evoluzione a livello individuale e collettivo. È stato difficile nei primi tre mesi, ma ne abbiamo già parlato. Noi viviamo di risultati, vogliamo portare molto un risultato positivo che ci darebbe un trofeo e la possibilità di giocare in Europa domani".

Che effetto le fa tornare in questo stadio che da calciatore le ha dato tanto? Che cambi si aspetta rispetto a venerdì?

"Sicuramente questo stadio mi ha dato soddisfazioni da calciatore, ma è il passato. Domani dovremo essere al massimo davanti ad una squadra che ha capacità di disputare ogni duelli come se fosse l'ultimo. Dovremo avere lo stesso atteggiamento. Ogni partita ha la sua storia, dipende da cosa succede ogni secondo. Dovremo essere pronti per molti scenari, sapendo che affronteremo una squadra un pochettino diversa rispetto a quella che abbiamo affrontato qualche giorno fa. Ma abbiamo lavorato e abbiamo preparato bene la partita, speriamo domani in una buona risposta".

Domanda secca: Jovic o Gimenez?

"E io rispondo secco: non lo dico. Non l'ho detto neanche a loro. Anche loro hanno dubbi".

Alzare la Coppa cambierebbe il senso della stagione?

"Una stagione è fatta di episodi e momenti. Sicuramente sarà un bel piacere se riusciamo a vincere questo trofeo e regalare una gioia ai tifosi in questa annata difficile. Come sapete abbiamo questo trofeo in testa, fuori sembriamo arrabbiati ma non è così: abbiamo questo piacere immenso di disputare una finale e di affrontare questa bella squadra che è il Bologna. Non c'è paura, c'è l'adrenalina normale. Il gruppo è tranquillo, ma senza tranquillità perché aspettiamo una partita importante".

Hai detto "Poi dopo parlo io". È una promesso o una minaccia?

"Né una cosa e né l'altra".

Domani torna Leao, è la carta in più? Come sta?

"Sta bene. Abbiamo allenamento alle 18. Noi abbiamo Leao che è tornato, il Bologna ha Ndoye, Holm, Odgaard che sono tornati. Ferguson probabilmente giocherà, anche loro hanno giocatori diversi. Più delle individualità, che sono sempre importanti dentro il collettivo, è proprio il collettivo e la squadra che è più importante di qualsiasi individualità".

Si è parlato molto del gruppo in questa stagione. Vedo le immagini di Florenzi e capisco che il gruppo c'è. È cambiato qualcosa da Udine in poi, ha sentito qualcosa che è cambiato o prima si percepiva meno?

"Noi siamo tutti i giorni là, loro credono in quello che facciamo ed è importante. I risultati positivi aiutano a migliorare l'ambiente, ma ho la consapevolezza di avere un gruppo sano. Non sono solo parole, si parla tanto e troppo, ma sono proprio i fatti. Se vediamo così tante rimonte è perché dalla panchina sono entrati giocatori che hanno dato qualcosa in più alla squadra. È il segno di un gruppo, di unione, di questo rispetto che hanno nei confronti dello staff. Sono tranquillo in questa situazione, speriamo di mettere questo domani in campo dal primo minuto".

Che tipo di consapevolezza vi ha dato il derby in semifinale? Siete consapevoli di essere forti? Quanto manca per il vertice?

"Anche nei quarti di finale contro la Roma abbiamo fatto una bella partita. In questi mesi, da quando sono allenatore, non siamo stati costanti come volevo io. Possiamo parlare di tante partite, tante competizioni, giocatori assenti, ma sono tutte scuse che i tifosi non vogliono ascoltare. I tifosi vogliono risultati, e anche con i risultati positivi c'è sempre qualcosa da dire perché questo è un Club storico dove i tifosi sono abituati ai risultati. C'è questa pressione, questo peso, questa voglia di vincere sempre di più. È normale, naturale, dobbiamo accettarlo. Dobbiamo concentrarci sul lavoro e sul gruppo per fare una partita positiva e vincere questa Coppa contro una squadra che ha fatto un campionato molto positivo e ha un allenatore che è abituato a questo tipo di partite. Guardiamo ad un Bologna molto competivo".

In Portogallo hai il record per Coppe vinte. Ti può aiutare in questa competizione?

"Ho tre coppe di Portogallo e una coppa di Lega. Sono situazioni in cui vogliamo dare una risposta positiva, non c'entra niente la competizione e quello che ho vinto: quello è il passato, è importante la partita di domani".

La vediamo più sereno e tranquillo... Da cosa è dovuto?

"Ho già qualche partita come allenatore, sono già tredici anni che faccio partite. Ogni partita ha la sua pressione e il suo carico. Chiaro che le finali, i titoli, c'è sempre questa adrenalina come ho detto prima. Non è che sono più o meno tranquillo o devo pensare che faccia fare davanti a voi, non ci penso. Se ero dietro ad un computer potevo trasmettere tutto per parole ed è un po' più facile, sono davanti a voi ed è un po' più difficile. Sono quello che sono. Sembra che siamo arrabbiati o tesi, ma non c'è paura, né nella vita e né nello sport. C'è voglia di competere e di andare ad affrontare l'avversario. C'è la concentrazione, c'è questo stato di spirito che tutti quelli che vogliono vincere hanno".

Quanto è importante il rientro di Fofana? Quanto sarà utile la sua abilità di schermare la difesa occupando lo spazio tra le linee a centrocampo?

"Non sappiamo ancora, non sto bluffando. Ha un problema al piede, vediamo se fino all'ultimo se possiamo contare al 100% su di lui. Ha fatto gli ultimi allenamenti, è vero, ma questo è un problema un po' particolari. I dottori sapranno dirlo meglio. Spero di averlo domani come tutto il gruppo. Daillinga non ha avuto tante palle tra le linee, lui è uno che attacca di più la profondità. È vero che i centrocampisti hanno provato ad occupare quello spazio tra le linee ma siamo stati bravi a non permetterlo. Forse è successo uno o due volte. Su questo penso che domani si può scoprire qualcosa in più sull'avversario, giocando in una forma più diretta rispetto a come ha fatto a San Siro. Ma qua entriamo in discorsi più tattici. Youssouf speriamo di averlo domani ma non è per la questione di cui mi hai parlato il motivo per cui abbiamo sofferto di più nella partita precedente".

16.51 - Termina la conferenza stampa di Sergio Conceiçao.