Vlahovic, fischi e futuro incerto: il Milan tra occasione e rischio. E Hojlund...

Vlahovic, fischi e futuro incerto: il Milan tra occasione e rischio. E Hojlund...MilanNews.it
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di Manuel Del Vecchio

Ha fatto scalpore la bordata di fischi che ieri pomeriggio lo Juventus Stadium ha riservato a Dusan Vlahovic durante l'amichevole tra prima squadra e formazione Under 23. Il serbo, che ha sbagliato un gol facile a tu per tu col portiere, è stato fischiato come se fosse un avversario. E arrivati a questo punto è evidente che non siamo tanto lontani dalla realtà. Inviso alla tifoseria sicuramente, motivo di preoccupazione pr i dirigenti: Dusan alla Juventus, tra ammortamento del cartellino e ingaggio lordo, costa 42 milioni di euro. Una cifra enorme che potrebbe essere giustificata solo da un rendimento brillante e da numeri importanti: non è questo il caso dell'ex Fiorentina.

Dalla Continassa in questi giorni fanno filtrare che se non dovesse arrivare una proposta ritenuta idonea allora il numero 9 rimarrebbe serenamente a Torino, con i suoi 12 milioni netti d'ingaggio e una titolarità persa a favore di Jonathan David. Anzi, lo spazio è destinato a diminuire: nelle ultime ore i bianconeri hanno accelerato per Kolo Muani del PSG. Se Dusan non giocasse non ci sono dubbi che non avrebbe problemi ad esternare il suo malumore, come spesso ha fatto in questi mesi con stories Instagram polemiche nei confronti delle critiche ricevute. Senza contare il teatrino mediatico che si scatenerebbe a gennaio quando sarebbe libero di accordarsi con un altro club per lasciare i bianconeri a parametro zero. La sensazione è che nei giorni finali di calciomercato il centravanti possa davvero essere liberato a condizioni più che favorevoli.

Ad oggi la squadra più interessata, oltre che la sua prossima destinazione più probabile, sembrava essere proprio il Milan. A Milanello avrebbe ritrovato Allegri, un nuovo ambiente per ripartire e anche Zlatan Ibrahimovic da dirigente, suo idolo di sempre da calciatore. Igli Tare però sembra muoversi in modo decisamente concreto per Rasmus Hojlund, che lo United ha messo sul mercato nonostante la riluttanza del danese. Un altro scontento, ma per altri motivi. In condizioni normali entrambi sarebbero profili estremamente costosi, come dimostrano i loro ultimi trasferimenti, e quindi fuori portata per il Milan statunitense. Ma ora potrebbero diventare clamorose opportunità di mercato.

Ma attenzione alle armi a doppio taglio. Hojlund, passato giovanissimo al Manchester United dopo un campionato all'Atalanta, è capitato nel solito tritacarne che è stato Old Trafford nelle ultime stagioni, finendo quasi per diventare un capro espiatorio per la disastrosa direzione sportiva che hanno preso i Red Devils. Lui, da sempre tifosissimo del Manchester, vorrebbe rimanere per giocarsi al meglio le sue carte nonostante l'arrivo di Sesko. Non chiude però la porta al Milan, con Tare e Ibrahimovic che sono in pressing in questi giorni. La domanda è: vale la pena impegnarsi così tanto per un giocatore che al momento non sembra fare i salti mortali per l'opportunità che gli si è presentata?

Per Vlahovic i discorsi sono differenti, ma altrettanto seri. Ha senso andare a risolvere un enorme problema ambientale, sportivo ed economico ad una potenziale rivale diretta? Il giocatore ha dimostrato di non saper reggere la pressione dello Juventus Stadium: come farebbe a gestire un San Siro ampiamente avvelenato dall'ultima stagione negativa? Sarebbe disposto ad abbassarsi l'ingaggio per non rompere i delicati equilibri di spogliatoio? Andando a prendere la punta, ruolo fondamentale, a fine agosto è normale ritrovarsi davanti a tutti questi dubbi. Sarà importante non sbagliare sceglieno il meno peggio. O quello che, potenzialmente, può dare più garanzie. E ogni volta che Vlahovic scende in campo sembra allontanarsi sempre di più da questa definizione.