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Pioli: "Castillejo sarà convocato. Ibra pensa a rientrare, non a Sanremo. Il mercato? La dirigenza si farà trovare pronta"

LIVE MN - Pioli: "Castillejo sarà convocato. Ibra pensa a rientrare, non a Sanremo. Il mercato? La dirigenza si farà trovare pronta"
© foto di Stefano Fusco
sabato 2 gennaio 2021, 14:24Primo Piano
di Matteo Calcagni

Tra pochi minuti Stefano Pioli parlerà in conferenza stampa, alla vigilia della sfida del Vigorito contro il Benevento. Segui tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero, sul nostro sito e sulla nostra app ufficiale.

Domani arriva Benevento-Milan, i rossoneri non lo hanno mai battuto...

"Al di là dei numeri ci troveremo una squadra che sta giocando un buon calcio, sta ottenendo risultati importanti ed è ben allenata. Bisognerà approcciare bene e giocare da Milan".

Cos'è cambiato dall'anno scorso?

"Un anno fa cominciavamo a costruire, adesso le fondamenta ci sono, su quelle dobbiamo avere la motivazione di continuare a crescere, affrontare ogni gara al massimo per cercare di vincere".

Che step deve fare il Milan nel 2021?

"Nella mia testa ho il microobiettivo, Benevento-Milan. Dobbiamo continuare su questa squadra, il 2020 è stato positivo perché tutte le componenti hanno messo a disposizione il massimo potenziale. Si riparte con grande entusiasmo, fiducia e convinzione nei nostri mezzi, dobbiamo continuare a crescere e prepararci bene, migliorando le situazioni che non ci vedono al 100%".

Come stanno gli infortunati?

"L'unico convocato sarà Castillejo, tutti gli altri stanno lavorando bene, non sono in grado di dare la tempistica giusta, a parte Gabbia gli altri sono infortuni muscolari. Stanno bene, sono concentrati, oggi però difficile fare previsioni".

Qual è il gol più rappresentativo e quanto aiuterebbero i tifosi?

"Se cominciamo a guardare indietro non teniamo così tanto presente il nostro momento, il gol più bello è stato l'ultimo, ma è anche quello che deve arrivare. Dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare da qui a fine campionato, sarà una stagione difficile, pensiamo a quello che dobbiamo fare non a quello che abbiamo fatto. Sarebbe fantastico giocare con i nostri tifosi al seguito, già li sentiamo vicini così, figuriamoci cosa succederebbe a San Siro. Speriamo possa accadere il prima possibile".

Come valuta la stagione di Sandro Tonali?

"E' in continua crescita, è evidente, aveva bisogno di capire come muoversi in campo, era abituato a giocare da vertice. Sono tante le cose che può fare ancora meglio, come le letture in fase difensiva, ma anche in fase di possesso. E' un ragazzo giovane e dotato, ha ampi margini di miglioramento, è attento e serio, arriveranno presto altri miglioramenti".

Quali sono i rischi della sosta?

"La sosta è stata uguale per tutti, a me interessa ci sia equità. Abbiamo finito tutti insieme ed iniziamo insieme. La sosta ci ha aiutato, venivamo da un mese fitto di impegni, ma è stata una sosta così corta che non può cambiare le cose in positivo o in negativo. Ci siamo preparati bene".

Non c'è bisogno di rinforzare la rosa?

"L'obiettivo primario è recuperare gli infortunati, al completo ho un organico giusto per tutti gli impegni. Il mercato comincia dal 4, la dirigenza si farà trovare pronta se ci saranno occasioni".

La vittoria contro la Lazio è quella che ha dato più consapevolezza?

"Tutte le vittorie ci hanno dato fiducia, la Lazio è molto forte, ci ha messo in difficoltà. Superare questi ostacoli significa essere cresciuti anche dal punto di vista mentale. Adesso ci aspettano, ci conoscono, ma anche noi aspettiamo i nostri avversari e mettiamo in ogni partita il nostro potenziale".

Entusiasmo da gestire o da migliorare?

"Un entusiasmo da cavalcare, arriva solo a fine gara quando riusciamo a dare il massimo. Nel lavoro quotidiano vedo solo grande concentrazione ed applicazione, chiedo ai miei giocatori di fare ancora di più, quello che abbiamo fatto nel 2020 non conta niente. Io per primo devo fare di più, dobbiamo cercare di diventare ancora più forti. E' giusto poi gioire quando riusciamo a dare il massimo".

Avrebbe trovato il modo di far giocare Ibrahimovic e Inzaghi insieme?

"Un bomber come Inzaghi avrebbe trovato posto, anche se noi abbiamo trovato degli equilibri importanti con le nostre caratteristiche, con Ibra centravanti di movimento. Inzaghi ha rappresentato il massimo per un centravanti dentro l'area, sapeva sempre dove trovare il pallone, ci avrebbe dato sicuramente una mano".

Domani quanto è difficile contro il Benevento?

"E' una partita difficilissima, giocano bene, hanno entusiasmo. Squadre importanti hanno lasciato punti. Sarà una gara sicuramente complicata".

Ibrahimovic a Sanremo, può dare delle delucidazioni?

"La realtà è che Zlatan è molto più concentrato a rientrare che a Sanremo, Ibra ha avvisato me e il club prima che diventasse una notizia. E' talmente attento e professionista per sfruttare questa occasione per dimostrare quanto sia importante e fondamentale".

Nel 2019 il Milan chiuse l'anno col 5-0 a Bergamo...

"Abbiamo ricordato quella partita alla vigilia della sfida con la Lazio, perché era lo stesso periodo. Ora c'è solo bisogno di continuare a lavorare, stando sempre attenti e preparati. Nelle singole partite il limite tra vincerle e perderle è molto sottile, solo chi è concentrato ci riesce".

E' passato un anno dall'arrivo di Ibra...

"Era un momento delicato, venivamo dalla sconfitta di Bergamo, è stata una manna dal cielo, ha dato quell'energia che la squadra in quel momento non aveva. Poi Kjaer e Saelemaekers, è stato un mercato che ci ha permesso di ottenere qualcosa di importante".

Quanto è cresciuto Theo Hernandez?

"Ha giocato nel Real Madrid, ha un potenziale incredibile, col lavoro sta migliorando giorno per giorno e dimostrando di essere un giocatore di livello, ha ancora margini di miglioramento importanti, deve continuare a lavorare in questo modo".

Anni fa Inzaghi accettò l'incarico un po' come Pirlo alla Juve, ci sono dei rischi comuni?

"Chi fa questo mestiere accetta sempre dei rischi, l'importante è avere un metodo di lavoro. Sia Inzaghi sia Pirlo sono stati campioni, sono allenatori bravi e persone intelligenti. Inzaghi ha fatto tesoro delle sue esperienze, è un allenatore importante così come sarà Pirlo".

Termina qui la conferenza di Stefano Pioli.