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Pioli: "Domani un'opportunità per dimostrare chi siamo. Si è inceppato qualcosa, va riavvolto il nastro e ripartire"

LIVE MN - Pioli: "Domani un'opportunità per dimostrare chi siamo. Si è inceppato qualcosa, va riavvolto il nastro e ripartire"
sabato 4 febbraio 2023, 14:12Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Amici e amiche di MilanNews.it, benvenuti nella sala stampa di Milanello. A breve mister Stefano Pioli interverrà in conferenza per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Rimanete con noi per non perdervi le dichiarazioni del tecnico rossonero alla vigilia del Derby della Madonnina.

14.45 - Inizia la conferenza stampa di mister Pioli.

Una settimana intera di lavoro a Milanello, non accadeva da un po'. Che settimana è stata? "Abbiamo preparato un piano partita, anche viste le nostre ultime partite e la finale di Supercoppa. Ci siamo buttati dentro il nostro lavoro con attenzione e determinazione, che serviranno domani in gara".

C'è una partita simbolo che può prendere come esempio in vista della sfida di domani? "Non so se combacia la data col derby dell'anno scorso... Ma oltre la partita simbolo domani abiamo una grande opportunità e dobbiamo fare di tutto per coglierla".

Come sta la squadra? "Ho sempre pensato che si gioca la domenica per come ci si allena. Dal punto di vista del lavoro, della volontà di fare le cose con cura è stata un'ottima settimana".

Avete fatto un'analisi sulla partita di Supercoppa? "È abbastanza facile fare un'analisi di quella partita. In partite così sentite gli episodi possono decidere la gara: noi abbiamo subito su tre situazioni da palla inattiva. Sono situazioni su cui dobbiamo fare meglio domani".

Momento di forma opposto per le due squadre: "Che l'Inter arrivi meglio per le ultime prestazioni sì, che abbia fatto meglio in coppa l'anno scorso sì, quest'anno siamo pari. In campionato abbiamo fatto meglio noi, abbiamo l'occasione di dimostrare di fare meglio anche quest'anno".

Sulle critiche post Sassuolo e lo spirito di gruppo che si sta perdendo: "Le critiche non sono eccessive, nelle ultime tre partite le critiche ci stanno tutte. Quando le cose non vanno sono il primo a mettermi in discussione, le persone mediocri non ammettono certi errori. Sono convinto che possiamo fare meglio, posso aiutare la squadra a fare meglio perché le ultime prestazioni non sono state alla nostra altezza. Per gli atteggiamenti visti in settimana, l'ho detto oggi ai miei giocatori, sono ancora più convinto di allenare un gruppo speciale e non un gruppo normale. Nelle difficoltà un gruppo normale ha altri atteggiamenti rispetto a quelli che abbiamo noi, rispetto all'unione d'intenti che ci sono qui a Milanello. Che lo spirito si sia perso non è così, ma dobbiamo dimostrarlo".

Riesci ad isolare la frase più bella che hai sentito questa settimana da un tuo giocatore? "Non ho detto che questa settimana abbiamo ritrovato unione d'intenti, non è mai mancata qua. Sono mancate le prestazioni, questo sì. Tutto quello che ci è successo in questi tre anni non è stata una casualità. Abbiamo scelto di lavorare in un certo modo e condividere certe cose, abbiamo scelto di capire i nostri errori, analizzare e di cercare di fare meglio dalla prossima partita".

Quanto può essere utile la leadership di Ibra? Perché non è stato inserito in lista Champions? "È sempre stata un'importanza tangibile in questa squadra. Purtroppo ieri Zlatan ha fatto dieci minuti con noi, ha fatto solo una piccola parte, oggi non ha lavorato con noi. Le due partite con il Tottenham purtroppo per lui arrivano presto, e in questo momento non sappiamo quando sarà al 100%. Mi auguro con tutto il cuore che possa tornare presto soprattutto per quello che sta facendo. Poche persone farebbero quello che sta facendo lui per tornare dall'infortunio così difficile e complicato. Non molla, va sopra il dolore e sta provando a rientrare. Ma non avendo la garanzia non avevo altre scelte e gliel'ho comunicato qualche giorno fa".

Sugli errori sui gol subiti: "È un insieme di situazioni individuali e di reparto che vanno sviluppate meglio. Il bottino dei nostri gol subiti è troppo elevato, quello è già un punto di partenza e sappiamo dove andare a lavorare".

Farai sentire ai tuoi giocatori i commenti dei giocatori dell'Inter seguiti al derby di Supercoppa, tipo: "Ce li siamo mangiati"? "C'è una regola nello sport, chi vince festeggia, chi perde spiega, ma io preferirei star zitto, e subisce. Quindi cerchiamo di cambiare l'ordine delle cose che sono successe ultimamente".

Gira la voce di frizioni interne e personali che spuntano fuori quando c'è un risultato negativo: "Troppo facile la risposta. Se il problema fosse che ho litigato con un giocatore sarebbe anche più facile, invece è il contrario. È un gruppo che sta lavorando per cercare di tornare al proprio livello. Nessuno ha mai avuto atteggiamenti negativi o non adatti al nostro modo di lavorare e stare insieme. Siamo un gruppo compatto e consapevole che bisogna fare tanto di più".

Con un'Inter così in forma ed il Napoli che corre sarebbe accettabile un pareggio domani? "Per mentalità non puoi iniziare una partita pensando di pareggiarlo, ti avvicini di più all'altro risultato negativo. Cercheremo di vincere, vogliamo fare una grande partita".

Avete rivisto una partita della sua gestione di cui va orgoglioso per ricordare al gruppo qual è il vero Milan? "Non credo che ce ne fosse bisogno, non parliamo di sei anni fa, parliamo di un mese fa. Sappiamo chi siamo e cosa possiamo fare. Siamo concentrati sul tornare ad essere quel tipo di squadra".

Sugli obiettivi e la corsa Champions: "La zona Champions è un obiettivo importante. Non è che dobbiamo darlo per scontato. Basta vedere la classifica di qualsiasi altro campionato europeo per capire che è il Napoli che sta facendo una cosa veramente impressionante e diventa difficile per tutte quelle che stanno dietro. Dobbiamo vincere tante partite da qua alla fine per arrivare più in alto possibile. Abbiamo comunque la Champions, che è un obiettivo importante".

Sul centrocampo a tre: "Non lo so. Cioè lo so, ma non te lo dico oggi".

Sulla gestione del ritiro a Dubai e come il gruppo recepisce gli infortuni: "A Dubai abbiamo avuto qualche infortunio di troppo quando invece era il momento di mettere un po' di benzina nel motore. Avere due piccoli infortuni come quelli di Bennacer e Tomori avendo ripreso a giocare così tanto spesso purtroppo può succedere, ma la squadra è in buone condizioni. Si fa troppo la correlazione tra risultati negativi e condizione fisicia, ma è la qualità che è mancata. È quello a cui dobbiamo puntare".

Si è persa la magia? "Direi che si è inceppato qualcosa, bisogna riavvolgere il nastro e ripartire. È quello che ho in mente di fare, senza dimenticare le nostre caratteristiche e le nostre qualità".

Come ha lavorato in questa settimana sulla testa? "Incitandoli, spronandoli a dare il massimo per 95 minuti. Ci siamo allenati tutti i giorni con un tempo effettivo di 55-60 minuti, che sono pochi ma quelli reali. Anzi, con il Sassuolo mi sembra che abbiamo giocato 44 minuti effettivi, ma questa è una battaglia già persa. Non possiamo pensare di non far tirare mai in porta l'Inter, perché l'Inter è una squadra che crea. Dobbiamo essere forti a ripartire, giocare pallone su pallone. Le partite con l'inter sono state vissute sugli episodi e noi dobbiamo incidere sugli episodi. Ci vorrà anche tanto cuore, che i miei giocatori hanno".

Ibra ha parlato con il resto della squadra? "Con Zlatan parlo tutti i giorni. Credo che abbia parlato con tutti i compagni, sa andare sulle situazioni giuste".

Cosa temi dell'Inter? "Abbiamo grande rispetto, ma abbiamo già dimostrato di potercela giocare. Abbiamo pensato alla partita di domani come una grande opportunità per dimostrare chi siamo e tornare alla vittoria".

Sulla situazione Skriniar: "Non lo so e non mi interessa".

Quale dovrebbe essere la mossa coraggiosa per domani? "Un mio professore a scuola diceva sempre che non esistono scorciatoie per la fatica. Noi in questo momento dobbiamo fare fatica".

Come mantenere l'equilibrio domani? "Ci vuole una squadra ordinata. Stanno mancando in alcune situazioni letture in fase difensiva, ma poi è mancato il gioco di squadra".

Stupito dalle critiche? "Non è che siccome ho vinto lo Scudetto non posso essere messo in discussione, ma questo mi fa mettere di più nel mio lavoro per fare meno errori possibili".

- Termina qui la conferenza stampa di mister Pioli.