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Tonali: "Ho chiesto a Cellino di fare uno sforzo, appena ho saputo del Milan chiuse tutte le porte. Ibra? Un idolo"

LIVE MN - Tonali: "Ho chiesto a Cellino di fare uno sforzo, appena ho saputo del Milan chiuse tutte le porte. Ibra? Un idolo"MilanNews.it
lunedì 14 settembre 2020, 13:36Primo Piano
di Matteo Calcagni

Tra pochi minuti Sandro Tonali sarà presentato dalla sala conferenze di Milanello. Il giovane centrocampista, acquistato dal Brescia, esprimerà le sue sensazioni ed emozioni a pochi giorni dalla firma con la sua squadra del cuore. Segui la diretta testuale con MilanNews.it, dal nostro sito e dalla nostra app.

La tua passione per il Milan da dove nasce?

"Parte da Sant'Angelo, i colori sono rossoneri, la mia prima squadra che era rossonera, lì siamo quasi tutti milanisti, anche mio papà mi ha trasmesso questa passione".

Cosa ti ha trasmesso il primo contatto con Pioli?

"Il mister mi ha trasmesso una carica in più, mi ha spiegato nei minimi dettagli quello che bisognerà affrontare, mi farò trovare pronto".

Come gestire i tanti elogi?

"Se riesci a respingere gli elogi quando sono pochi, riesci a farlo anche quando sono tanti".

Cos'è successo con Cellino?

"Era la maglia che volevo indossare da tanto tempo, con Cellino ho un bel rapporto, capisce di calcio e capiva molto me. Sin dal primo giorno mi ha detto che avrei dovuto fare io la mia scelte, ha mantenuto la parola. Ho chiesto io al presidente se potesse fare questo sforzo nei miei confronti, mi è venuto incontro, si è dimostrato una persona super".

Cosa pensi della pressione mediatica?

"La tv non la accendo mai, guardavo solo il telefono, campo, casa, mi tappo le orecchie".

Le sensazioni sul Milan?

"Il livello è molto alto, c'è voglia di fare bene e di vincere. I compagni a partire di Ibra ti trasmettono la voglia di vincere e di non sbagliare mai. C'è voglia anche tra i giocatori più giovani, la qualità è molto alta. Abbiamo voglia di far vedere sul campo quello che sappiamo fare".

Giovedì c'è lo Shamrock...

"Siamo già pronti, in una partita ufficiale sarà molto diverso, ci sarà ancora più voglia di spaccare il mondo".

Meglio a due o a tre?

"Il modulo è l'ultima cosa, l'importante è sar stare in campo. Si entra sempre in campo per dare il meglio".

Hai ricevuto tanti consigli?

"Cellino mi ha detto di restare come sono, pensando di giocare ancora nel Brescia. Questo è uno dei consigli che seguirò molto, lo stimo e abbiamo un rapporto molto bello".

La trattativa col Milan?

"L'effetto è stato bellissimo, quando abbiamo capito ci fosse l'opportunità di venire al Milan ho chiuso le porte a tutti. Dovevo andare al Milan per forza. Il mio pensiero era quello e così è stato. La prima volta che ho conosciuto i direttori è stato fantastico, lavorarci insieme è fantastico".

Hai scelto l'8 per Gattuso?

"Era un mio idolo, l'8 era libera, Gattuso è stato un mio idolo e lo è tutt'ora da allenatore. Ho scelto quel numero perché ha vari significati nella mia vita, diciamo che l'8 è il numero perfetto".

Quale è la ricetta per tornare in Champions?

"Dobbiamo allenarci come stiamo facendo, gli allenamenti sono la chiave. La miglior cosa è passare partita per partita e dare tutto ogni volta".

Com'è stato iniziato a lavorare con Maldini?

"All'inizio è stata una forte botta iniziare a lavorare con Maldini, un effetto bellissimo".

Quale vecchia partita del Milan vorresti giocare?

"Le finali di Champions, ma io ero allo stadio per Milan-Chievo, con gol di Seedorf all'incrocio nel finale. Fu una partita brutta ma con grandi emozioni".

Hai già giocato a due a centrocampo?

"La prima stagione in B col Brescia l'ho fatta a due a centrocampo, a tre passa più gioco da te perché sei l'unico mediano. A due è più semplice, ricordo i movimenti, sono più legati col compagno, bisogna lavorare molto con lui ma sono abituato".

Cos'hai fatto al momento della notizia del Milan?

"Ero a casa, ho continuato la giornata allo stesso modo, ero tranquillissimo, la sera del giorno dopo ho chiamato il mio procuratore con calma".

Era vera la trattativa con l'Inter?

"Ha trattato molto il mio agente, lasciandomi fuori da questi affari per far sì che avessi la testa libera. C'era molto fiducia tra me e lui. Appena ho saputo del Milan, sapendo della mia passione, ci siamo parlati e l'ho lasciato lavorare".

Che impatto ti ha fatto Ibrahimovic?

"E' uno di quelli che mi ha colpito di più, lo ammiravo nel Milan. E' bellissimo poter giocare con lui, è un idolo, riesce a caricarsi sulle spalle tutto il Milan e portarlo alla vittoria. E' una persona da prendere come esempio".

Come gestire una stagione così?

"Bisogna vincere partita per partita, non pensare a 6/8 mesi. Lavorare, portare mattone su mattone, costruendo la nostra casa che sarà il nostro fortino".

Come stai in questo momento?

"Stiamo lavorando sia a livello fisico sia a livello mentale, ero fermo da molto, ci stiamo lavorando, sono quasi al 100%, manca davvero poco".

Nello spogliatoio si parla di Champions?

"Il clima nello spogliatoio è sereno, ci vogliamo bene, della Champions non si può parlare adesso, è un obiettivo ma non dobbiamo parlarne. Ora pensiamo a giovedì, poi ci sarà tempo per parlare del resto".

Termina qui la conferenza di Sandro Tonali.