Milan in costruzione: impressioni positive ed aggiustamenti necessari

Milan in costruzione: impressioni positive ed aggiustamenti necessariMilanNews.it
sabato 10 agosto 2024, 17:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

L'estate del Milan, per quanto riguarda le faccende di campo, è stata piacevolmente serena. Il nuovo allenatore sembra essere stato accolto bene dai calciatori e nelle amichevoli giocate fin qui si è iniziato ad intravedere qualcosa di interessante. Qualche piccola indicazione arriva, ma sarebbe sciocco dare particolare risalto a vittorie ottenute nel mese di luglio ed agosto.

È dello stesso avviso Zlatan Ibrahimovic, che durante la conferenza stampa di presentazione di Alvaro Morata di ieri mattina ha fatto un punto sullo stato dei lavori: "La squadra sta reagendo bene al lavoro che sta facendo. Un nuovo allenatore, un nuovo staff... Però lavorano bene, poi ovvio ogni giorno che passa entra l'identità di Fonseca che non ha avuto tutti i giocatori dal primo giorno. Al Trofeo Berlusconi sarà un'altra possibilità per formare la squadra. Alvaro l'ho già visto in forma. Piano piano la squadra sarà completa. Dopo tre partite in America con un mix di squadra tra giovani e giocatori rientrati ho visto bene il Milan. Ma i risultati non significano niente, quelli contano nelle partite ufficiali. Con pazienza sono sicuro che andrà tutto bene. Il 17 inizia tutto".

Effettivamente negli Stati Uniti la squadra, nuova nelle idee e in alcuni giovanissimi interpreti, ha dimostrato di aver assimilato almeno la base delle idee di Paulo Fonseca. Anche senza Pulisic e Leao, subentrati a tournée in corso, Theo, Maignan e Reijnders, che sono rimasti in Italia, la squadra è sembrata pericolosa sul pezzo. Note particolarmente positive i giovani Liberali e Torriani, che sono sembrati perfettamente a loro agio nel contesto della Prima Squadra: il portiere ci rimane da terzo, il fantasista inizialmente sarà col Milan Futuro.

Bene, a tratti, la fase di pressing: si è tornati a vedere una pressione meno estrema ma più funzionale, con i calciatori che iniziano a riconoscere quando e come uscire, evitando i continuativi e dispendiosi duelli a tutto campo. Bene movimenti e posizionamenti codificati nel palleggio dal basso, con la squadra che è tornata ad utilizzare il gioco a muro che negli ultimi tempi era scomparso a favore di una verticalità esasperata. Bene, per ora, una lettura più "semplicistica" di vari ruoli: i terzini tornano a lavorare anche in ampiezza invece che essere relegati in mezzo al campo, gli esterni d'attacco sono incoraggiati a tagliare dentro con insistenza anche senza palla, il trequartista è meno bloccato e ha la possibilità di scendere per partecipare alla manovra.

Ci sono ovviamente alcune cose da registrare, nodi da sciogliere e difetti da limare. Diverse situazioni sembrano avere come soluzione l'arrivo dal mercato di giocatori con determinate caratteristiche, altre invece necessitano di scelte e considerazioni da parte di Fonseca. Non staremo a ripetere quanto a questa squadra serva un centrocampista non tanto fisico e muscolare, nel concetto vecchio e superato di mediano, ma di un calciatore in grado di leggere spazi e situazioni, capace col solo posizionamento di rimediare ad errori/uscite sbagliate o situazioni potenzialmente pericolose. Il Milan continua ad essere, in certi momenti della partita, slegato e facilmente penetrabile per vie centrali: Fonseca ha provato a mettere Loftus-Cheek nei due davanti la difesa, ma per ora l'inglese non ha dato nessun tipo di segnale positivo in quella posizione. Discorso diverso per Musah, che però va scolarizzato e abituato a non partire palla al piede, o buttarsi dentro, ad ogni occasione. Sul centrodestra, quando è stato schierato lì col Barcellona, insieme a Saelemaekers spesso ha lasciato zone di campo scoperte. Fofana effettivamente ha quello che manca al Milan, così come potrebbe averlo anche Manu Koné.

Un altro problema è che il Milan attualmente non ha un calciatore capace di guidare la linea difensiva. Tomori e Thiaw sono due istintivi, così come Kalulu. I primi due soprattutto hanno dimostrato di non avere, per ora, la capacità di leggere il momento dell'azione, lasciandosi andare in interventi fin troppo rischiosi e azzardati. L'arrivo di Pavlovic non aiuta in questa direzione, anche lui è un centrale particolarmente propenso all'intervento, ma può risolvere due mancanze: presenza fisica ed il bisogno di un centrale mancino in uscita per un giropalla più fluido. Tomori può trarre beneficio da questa situazione.

Infine, bisogna capire se Fonseca ha davvero intenzione di schierare una trequarti composta da Leao, Pulisic e Chukwueze. Da una parte ci sarebbe una potenza di fuoco offensiva non indifferente, dall'altra bisogna capire come una squadra già propensa ad essere squilibrata può sostenere uno sbilanciamento offensivo del genere. Il Milan è sicuramente forte e ha calciatori di primo livello in diversi ruoli, è importante però tornare a quell'equilibrio e quella squadra corta che ha permesso ai rossoneri di tornare a vincere uno Scudetto dopo più di 10 anni. In questo senso Saelemaekers può essere l'equilibratore adatto.

Martedì si gioca col Monza nel trofeo Silvio Berlusconi, e poi sabato si comincia il modo ufficiale la stagione 24/25 contro il Torino. C'è ancora del lavoro da fare ma sicuramente le premesse sono incoraggianti.