Milan, l’unione fa la forza: il gruppo prima dei singoli

Milan, l’unione fa la forza: il gruppo prima dei singoliMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 23 ottobre 2020, 12:00Primo Piano
di Pietro Andrigo

Sono tanti i proverbi o i detti utilizzati nel mondo del calcio, regole non scritte che spesso presentano incontestabili fondi di verità. Tra questi, senza dubbio, è presente la frase che recita che ‘la forza di una squadra si valuta nelle potenzialità e nelle qualità delle riserve’: il concetto appena espresso, infatti, sottolinea come l’abbondanza di alternative porti una costanza di prestazione e di rendimento importante per una stagione colma di impegni. Analizzando la rosa rossonera, ad una prima e superficiale disamina, questa realtà non sembra essere presente: le giovani carte d’identità di molti calciatori del Milan e i confronti di quest’ultimi con i cognomi da copertina di altre rose italiane può portare a sottovalutare la squadra di Pioli. Ma qui sta la forza di Ibrahimovic e compagni. Le potenzialità e gli ottimi risultati del Milan sono il frutto di un gruppo unito e coeso più che della prestazioni di alcuni singoli.

TUTTI PROTAGONISTI - Oltre i numeri, oltre le vittorie e oltre i risultati positivi, l’aspetto più importante di questo Milan è stata la creazione di un gruppo coeso e competitivo. Anche perchè riflettendoci proprio dall’unione della squadra rossonera sono arrivate le tante vittorie e i tanti complimenti di addetti ai lavori e stampa. Questa equazione che sta trascinando il Milan vede l’apporto di tutto il gruppo squadra di Stefano Pioli. La partita con il Celtic, vinta per 3-1 con tre gol di potenziali riserve, sottolinea come i sostituti si facciano trovare pronti al momento del bisogno e non facciano rimpiangere i titolari: questo è il concetto sottolineato prima ovvero la tanto decantata lunghezza della rosa. I panchinari rossoneri, sulla carta, non hanno cognomi importanti ma stanno lavorando sodo per costruirselo: Hauge, Dalot, Krunic, Brahim e lo stesso Tonali sono tutti potenziali titolari e protagonisti della rosa rossonera.

SQUADRA UNITA - Risultati come quelli appena descritti si possono ottenere alla presenza di un fattore fondamentale: l’unione della squadra. Le dichiarazioni di questi giorni dei vari Kessie, Ibrahimovic, Romagnoli e Donnarumma sono state un coro di positività: tutti, infatti, hanno dichiarato come la rosa rossonera sia unita e diretta verso lo stesso obiettivo. Questa realtà è ben visibile in campo dove lo stesso Ibra e i “senatori del gruppo” sono i primi a riprendere e incitare i più giovani ma anche a correre e congratularsi verso di loro ad un gol segnato o ad un assist servito. Questa catena di positività sarà fondamentale per superare i momenti bui della stagione che, inevitabilmente, arriveranno ma che la squadra di Pioli dovrà dimostrare di saper fronteggiare con maturità e decisione.