Milan tornato al vertice in appena due anni di Elliott: bruciata la tabella di marcia grazie al progetto

Milan tornato al vertice in appena due anni di Elliott: bruciata la tabella di marcia grazie al progettoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 21 gennaio 2021, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il 2021 è appena iniziato, ed è iniziato nel migliore dei modi, dopo un anno in cui il Milan ha battuto una miriade di record, posizionandosi come miglior club italiano per risultati raggiunti. Dal luglio 2018, quando Elliott si è insediato dopo il deragliamento Li Yonghong, sono passati appena trenta mesi, due anni e mezzo. Il progetto imposto dal fondo, per rialzare un club dalla situazione finanziaria disastrosa, è stato puntare sui giovani, riducendo il monte ingaggi e di conseguenza permettendo maggior investimenti nel medio/lungo periodo.

MILAN SUBITO IN ALTO - Nelle previsioni iniziali, l'aspettativa di un ritorno ad alti livelli era ipotizzata in un lasso di tempo tra tre/cinque anni. La gestione Elliott ci è riuscita molto più rapidamente, nonostante le operazioni poco fortunate della stagione 2018/19, dove il solo Samu Castillejo fa ancora parte della rosa. Dopo tanti cambiamenti, la continuità concessa all'attuale management ha fatto la differenza, tant'è che dall'estate 2019 la dirigenza non ha sbagliato un colpo, riuscendo a rimediare in tempi stretti anche ai problemi legati alla guida tecnica, diventata punto di riferimento con l'arrivo Pioli, per poi elevare il livello del parco giocatori grazie al brillante mercato del gennaio 2020. Non è un caso che, in queste settimane, Maldini e Massara abbiano avuto carta bianca, non solo per l'acquisto di giovani elementi ma anche di giocatori esperti come Mandzukic. L'arrivo di Ibrahimovic e Kjaer, dodici mesi or sono, è stato decisivo per l'intera crescita del gruppo.

FUTURO ROSEO - Dopo l'ottovolante al quale è stato sottoposto il Milan nel pre luglio 2018, ora il club è nelle mani di una proprietà solida che non lesina sugli investimenti. Nonostante la mancata partecipazione in Champions League, la dirigenza è comunque riuscita ad acquistare diversi calciatori promettenti, come Bennacer, Theo Hernandez, Leao e Tonali, oltre a firmare nuovi accordi economici importanti come quello di Zlatan. È logico immaginare che al ritorno nella massima competizione europea, il Diavolo possa crescere ulteriormente, in attesa dell'agognata costruzione dello stadio che permetterà un salto di qualità incredibile. Ivan Gazidis ha più volte sottolineato come il Milan è il club italiano con maggiori margini di crescita come potenziale, a dimostrazione di come questa gestione stia lavorando nella direzione giusta. E i frutti sono già lì, sotto gli occhi di tutti.