MN - Milan-Uefa, tutte le strade portano al Settlement Agreement: lo scenario

MN - Milan-Uefa, tutte le strade portano al Settlement Agreement: lo scenarioMilanNews.it
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venerdì 28 giugno 2019, 16:05Primo Piano
di Pietro Mazzara

Il lodo emesso oggi dal TAS di Losanna ha certificato il Consent Award tra il Milan e la Uefa che ha portato all’estromissione del club rossonero dall’edizione 2019-20 dell’Europa League. Una sentenza, quella da Michael J. Beloff, che accontenta tutti e che, finalmente, pone fine ad un periodo assai tribolato e che ha creato non pochi dubbi all’interno del sistema giuridico, essendo il caso del Milan un unicum nel suo genere. I passi cruciali della vicenda sono due e hanno delle date precise: 5 maggio e 24-25 giugno. Nella prima data, nel massimo riserbo, il Milan ha richiesto la procedura d’urgenza al Tas per poi proseguire i contatti con la Uefa per il Consent Award, di fatto un accordo tra le parti che – a livello ufficiale – la Uefa stessa non poteva confermare. Ma che di fatto c’è stato, con buona pace di chi sosteneva che non vi fossero trattative in corso. All’inizio di questa settimana, invece, il passo decisivo: Milan e Uefa trovano l’accordo su tutto e demandano ad un arbitrato con collegio unico il compito di certificare quanto stabilito a tavolino.

COSA SUCCEDE ADESSO -  Probabilmente già nei prossimi giorni, la Camera Giudicante del CFBC dell’Uefa, ratificherà – come indicato dal lodo – la decisione del Tas e porrà la pietra tombale sulla vicenda, dove Milan e Uefa, ammorbidendo alcune posizioni, hanno trovato un punto d’incontro. Che le cose stessero andando in un certo modo lo si era intuito anche dalla mancanza di fretta, da parte del Milan, di effettuare delle plusvalenze entro il 30 giugno, ivi compresa la trattativa Donnarumma-PSG che, adesso, verrà affrontata senza alcun assillo. Ma non c’è da illudersi, perché sul mercato e, più in generale, sulla linea economica, il Milan non potrà fare follie. Servirà dare segnali forti a Nyon, con un percorso virtuoso a livello di abbattimento dei costi e crescita dei ricavi che dovrà servire da biglietto da visita.

SETTLEMENT AGREEMENT -  Il Milan, nel corso di questa stagione, è fuori dal monitoraggio del Fair Play Finanziario in quanto non partecipa alle coppe europee, ma l’obiettivo è quello di tornarci subito dalla stagione 2020-21, possibilmente in Champions League per tutti i vantaggi economici che la massima competizione europea comporta. Tra poco meno di un anno, ovvero nella primavera del 2020, dovrebbero presentarsi davanti alla Camera Investigativa per intavolare un Settlement Agreement che consentirebbe al club di proseguire, dentro le regole stabilite, il percorso di riallineamento ai parametri del FPF e non a caso, nel corso della prossima stagione, la Uefa potrebbe chiedere al club delle informazioni intermedie sui conti che possano essere propedeutiche proprio alla stesura del SA. Di fatto c’è che il Milan deve risanare i suoi aggregati e l’unico modo per farlo è passare anche da cessioni dolorose come quella di Gigio, ma anche da quella di Suso o Cutrone, che produrrebbero plusvalore e farebbero fare una grande figura al Milan davanti agli occhi dei burocrati di Nyon. Di fatto, vorrebbe dire che in caso di ritorno del Milan nelle competizioni europee dalla stagione 2020-21, il club avrebbe tempo fino alla 2022-23 per rimettersi a posto. Con l’augurio e la speranza che anche il fatturato torni a crescere.