MN - Pellegatti: "Questa partita con l'Inter deve farti entrare nella leggenda, ma non rischierei Tomori. Lazetic? Nessuno in Europa come lui a 17 anni"

MN - Pellegatti: "Questa partita con l'Inter deve farti entrare nella leggenda, ma non rischierei Tomori. Lazetic? Nessuno in Europa come lui a 17 anni"
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giovedì 3 febbraio 2022, 21:00Primo Piano
di Antonello Gioia
fonte trascrizione di Filippo d'Angelo, intervista di Antonio Vitiello, Pietro Mazzara e Antonello Gioia

Carlo Pellegatti, noto giornalista e tifoso rossonero, è stato ospite dell'appuntamento odierno con MilanNews.it sul nostro canale Twitch (seguici qui!)

Quello di sabato sarà un derby decisivo?
“L’ha detto anche Pioli, se dovessimo vincere sappiamo qual è il nostro futuro e lottare contro l’Inter, il Napoli e magari anche l’Atalanta fino all’ultima giornata. Se dovessimo pareggiare o non vincere dovremmo per questa fase della stagione ripiegare un attimo e curare la zona Champions League”.

Com'è la situazione infortunati in casa rossonera?
“Oltre che Rebic dobbiamo sottolineare la situazione di Ibrahimovic che è ancora a parte in palestra. In questo momento al 99% penso che non sarà neanche convocato.Per Rebic aspetto domani se per caso il dolore gli fosse passato, ma so che se dovesse andar bene al massimo verrà convocato. Sono due situazioni abbastanza complicate, inutile nascondersi dietro qualche speranza. Rebic è un giocatore fondamentale, lo sarebbe stato anche sulla fascia destra. Tutto lo consideriamo forse come il giocatore più adatto per il modo di giocare di Pioli e nel pressing offensivo. Il giocatore che ci aiuta in questo senso e lo abbiamo visto nelle prime undici giornate è lui. Oggigiorno non ci si può permettere di avere giocatori con un basso minutaggio, un giocatore deve saltare al massimo dieci partite sennò diventa molto complicato”.

Come stai vivendo l'attesa derby?
“Io il derby lo sento quando è un derby che conta. Quando è un derby come questo che deve lanciare il Milan meritatamente in testa o vicino alla classifica la gioia sarebbe tripla così come la delusione. Sarebbe insopportabile e soffrirei molto se dovessimo perdere come ho fatto con lo Spezia. Sul piano psicologico se hai perso contro lo Spezia o vinci il derby o batti il Napoli per andare pari. Se batti Salernitana, Sampdoria e Udinese non è come battere l’Inter. Sul piano psicologico e morale vincere il derby allontanerebbe la sconfitta contro lo Spezia. L’Inter è forte organizzata e quadrata però non riusciamo mai a giocare con tutti quanti a disposizione e diventa pesante”.

Il Milan non viene da un periodo molto positivo, per tanti motivi...
“È stata una sconfitta bruciante, indipendentemente da Serra. Il fischio di Serra e le parate di Provedel hanno condizionato la partita. Ha fatto tre parate, tra cui l’ultima su Saelemaekers, fuori dalla balistica. C’è grande rimpianto per l’errore di Serra ma questo doveva essere ininfluente perché in quel momento dovevamo essere in vantaggio 4-1. Il Milan non è riuscito a sfruttare. Con la Juventus non è stata una bella partita ma è stata buona come atteggiamento. Ha cercato di sfruttare qualche contropiede ma il Milan non è riuscito a sfruttare quelle rare occasioni avute".

Uno di questi motivi è il mercato invernale piuttosto deludente...
“Vorrei vivere una settimana col sorriso. Mi sarebbe piaciuto un difensore centrale, così almeno sul piano numerico ero tranquillo. Per Botman credo che non abbia mai avuto un giorno di chance per prenderlo, però per dire che il fondo Elliott sia un disastro ce ne vuole. Io in generale non ho mai criticato il Milan, non l’ho fatto nemmeno sotto la gestione Farina o Morazzoni. Mi accusano di essere un aziendalista ma magari fossi uno stipendiato del fondo Elliott. Il Fondo Elliott può essere condannato in tutto però mi ha regalato la speranza, queste emozioni dopo anni buii, tremendi, antipatici, piatti pallidi e insignificanti. Io penso che tutti siano d’accordo adesso tutti vogliono ovviamente che il Milan salga ancora. Il passo successivo al secondo è il primo, ci auguriamo che ci sia. Sul fatto che i tifosi del Milan escano contro la Juventus volevo ricordare che nei sette otto anni precedenti prima di tornare ad essere competitivi abbiamo perso 240-250 punti. Elliott sarà condannabile, però siamo tornati. Sono grato, adesso bisogna fare il salto. L’Inter è forte organizzata e quadrata però non riusciamo mai a giocare con tutti quanti a disposizione e diventa pesante. L’Inter dà sempre l’impressione di avere sempre soluzioni pericolose".

L'idea Florenzi esterno alto potrebbe essere una soluzione interessante?
“Mi è subito piaciuto l’acquisto di Florenzi. A destra in alto non è una brutta idea. Ha un bel tiro, ha un bel cross, scioccamente non ci abbiamo pensato. Può essere una soluzione, ha qualità, classe, aiuta a centrocampo ma può essere pericoloso anche davanti. A me i giocatori di carisma, i capitani mi piacciono. Alberto De Rossi ha detto che Florenzi fin da ragazzino conosceva sempre il rimbalzo della palla. Credo che la sua famiglia avesse dei campi da calcetto quindi sulle superfici strette il controllo della palla è fondamentale. Pensateci quando lo vedete calciare al volo sempre in maniera straordinaria. La sua reazione del derby è stata da capitano. Il mio soprannome è Monsignor della Casa, ha studiato il galateo del calcio”.

Ha già un soprannome per Lazetic?
“Non l’ho neanche visto in volto. Mi hanno detto che è molto intelligente, conosce già perfettamente l’inglese e qualcuno ieri mi ha detto che un centravanti così di diciassette anni in questo momento in Europa non c’è. Se l’avesse preso un’altra squadra sarebbe già il Maradona della Serbia. Vedremo come andrà, Lazetic è un bel puledro con il 22 sulla maglia. Per Kaio Jorge c’erano una cifra di commissioni. Il Milan lo voleva per una cifra compresa tra i tre e i cinque milioni di euro ma se poi si sale e si arriva a quattordici tutto compreso ha detto grazie. Lì non ha molto sbagliato ma saremmo stati contenti a vederlo. Io non lo conosco vedo che non lo mettono mai quindi è un giocatore che, come tanti brasiliani, ha bisogno di ambientarsi. Sembrava lutto stretto quando non l’abbiamo preso”.

Tomori lo rischierebbe già nel derby?
“Io non lo farei giocare, lo porterei in panchina ma lo terrei lì. Ha avuto un’operazione al menisco non facile, aveva dei problemi e delle lesioni. La sua operazione non è come quella di Baresi. Anche sul piano ambientale non voglio rischiare nulla. Personalmente mi affiderei a Kalulu e Romagnoli, voglio averlo quasi pronto con la Lazio e pronto con la Sampdoria. Sono convinto che l’allenatore e lo staff medico. Dipende da tante cose, anche dall’allenamento. Anche psicologicamente sarebbe importante averlo”.

Rinnoverebbe il contratto a Ibrahimovic?
“Il contratto di Ibrahimovic sarà figlio delle prossime settimane, di un colloquio ad aprile. Ibrahimovic vuole andare al Mondiale e avere garanzie di essere protagonista. Non era la ricaduta della tendinite dell’altra volta. Si guarderanno in faccia con la società e decideranno il meglio. Abbiamo negli occhi un Ibrahimovic non bello con la Juventus, un po’ timido. Non si arrabbiava ai suoi errori, è il più grande critico di sé stesso”.

E se Kessie esplodesse nel ruolo di trequartista... potrebbe cambiare qualcosa con il suo rinnovo?
“Non dipende dal Milan la permanenza di Kessie. C’è una volontà dell’agente di andare via dal Milan. Mi auguro che mi portino più in alto possibile, poi se devono andare vadano. Se il Milan prendesse Sanches lo vedrebbe già come numero dieci. Pioli cerca soluzioni alternative, vuol dire che non è riuscito a trovare il Brahim Diaz. Ad inizio stagione però giocava con giocatori che cercavano la profondità. Il Covid e i problemi che ha avuto Diaz unito ad una certa situazione tattica lo porta a non rendere. Mi dispiace perché è un giocatore straordinario, al quale sono affezionato”.

A che tipo di attaccante potrebbe pensare il Milan per l'anno prossimo?
“Al tifoso interessa che ci siano le idee chiare. Un errore Elliott l’ha fatto, quello di non sostituire Calhanoglu. Quando è arrivato Messias pensavo lo mettessero lì e dobbiamo sostituirlo con Krunic e Kessie. Calhanoglu era funzionale al gioco del Milan ma non è stato sostituito. Il problema di Ekitike è il costo, il Reims ha rifiutato 30 milioni di euro dal Newcastle. Per l’attaccante andrei qualche prospetto da prendere in prestito. Non so dove andrà Scamacca, ma per la prossima campagna acquisti cerco giocatori di caratura internazionale. Magari si rivelerà un boom ma andrei a cercare qualcosa che mi dia più sicurezza”.

Su Pobega che tipo di valutazioni si farannno?
“Per lui sarà un’incognita andare a giocare in Champions League. Penso che resterà al Milan. Bakayoko non giocando mai non può rientrare in forma”.

Torniamo, in chiusura, sul derby. Ci hai galvanizzati...
“Non puoi sbagliare sennò sarebbe una delusione atroce. È una partita che ci prende. Questa partita con l’Inter deve farti entrare nella leggenda. Per prendere la storia devi vincere queste partite qua. Adesso siamo tutti con i ragazzi. Vi aspetto sabato alle ore 20. Il mio vagone è pieno di posti: salite tutti!".