Modric resta sacro, ma la stanchezza inizia a farsi sentire: tocca a Jashari dare ossigeno al croato

Modric resta sacro, ma la stanchezza inizia a farsi sentire: tocca a Jashari dare ossigeno al croatoMilanNews.it
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Oggi alle 12:00Primo Piano
di Niccolò Crespi

L'importanza di Luka Modric in questa squadra è fondamentale, tanta. L'impatto del campionato croato nel mondo rossonero è stata, fin da subito fortissima. Una scintilla capace di accecare chiunque, anche i più scettici. L'età sarà un problema, non può giocarle tutte. Eppure Modric ha sempre fatto parlare il campo, gestendo ritmi sia bassi che alti, nei tanti big match vinti dai rossoneri finora in questa stagione. E' doveroso però fare una riflessione: quanto Modric potrà reggere questi ritmi? E giocare ogni volta 95 minuti. Il rischio di un affaticamento c'è, e già da diverse partite Luka è apparso meno preciso del solito. Niente drammi, solo questione di coperta un po' corta. Ecco come Jashari diventa fondamentale anche per il rendimento di Modric in rossonero.

Importanza vitale

Non è giusto definire questo Milan "Modric dipendente" Anche se finora, in campionato i rossoneri hanno sempre giocato col croato dal primo minuto. Tolta la Coppa Italia, in cui Luka è subentrato solo a 10' dalla fine, il Milan non ha mai saputo e voluto rinunciare a Modric, e direi bene aggiungo. Un campione così è fondamentale in ogni aspetto: carattere, spogliatoio, assist e gol (entrambi già trovati, a Lecce per Loftus e contro il Bologna la prima perla milanista). Luka ha però un'età che, purtroppo non può permettergli di giocare sempre. Se questo non si è notato nei primi due mesi, tra settembre e ottobre, è gia da diverse settimane che in Modric notiamo un leggero calo. Non si può discutere il valore tecnico di un giocatore così: sbaglia due passaggi ma recupera tre palloni nell'azione successiva. Col passare de tempo però è necessario anche qualche step di riposo in più. E qui entra in gioco Ardon Jashari.

Tocca a Jashari dare ossigeo al croato

Finora più di un'ora, giocata alla grande contro la Lazio in Coppa Italia. Jashari ha tanta voglia di mettersi in luce in questo Milan per tanti, tantissimi motivi. La forte fiducia di Igli Tare e le attenzioni di mister Allegri, un prezzo e valore di mercato alto dettato dal solito Brugge e le aspettative, dei tifosi ma anche sue che restano sempre alte. L'infortunio, pesante a inizio stagione ha sicuramente pesato sull'impatto del ragazzo in rossonero, ma tra una Serie A sempre più intensa e una Supercoppa in fase di partenza, questo Jashari potrà e dovrà prendersi il suo spazio.

Jashari metronomo di lusso

Tolto Luka Modric, che avrà come detto bisogno anche di un sano e umano riposo, Ardon Jashari ha tutte le carte in tavola per ricoprire quel ruolo. Lo svizzero sa dettare i ritmi, dare fisicità nei contrasti. Ovviamente resta un unico grande limite: la forma fisica, oggi non ancora al top. Già dalla partita casalinga contro il Sassuolo, in programma domenica alle 12.30 potrà essere utile per vedere all'opera Jashari in quel ruolo, o addirittura vicino allo stesso Modric, scenario forse un po' utopico ad oggi. Jashari scalpita, sempre più forte.