Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio? Nah... Ecco di cosa ha bisogno De Ketelaere

Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio? Nah... Ecco di cosa ha bisogno De KetelaereMilanNews.it
© foto di © DANIELE MASCOLO
domenica 19 febbraio 2023, 15:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Quattro occasioni a due passi dalla porta e con la stessa spalancata: in Chelsea-Milan del 5 ottobre all'ultimo secondo del primo tempo sull'1-0, in Milan-Monza del 22 ottobre sul 4-1, in Milan-Tottenham di martedì sull'1-0 e in Monza-Milan di ieri sullo 0-1. Tutti gol falliti da Charles De Ketelaere, anche abbastanza clamorosamente e goffamente, che avrebbero potuto svoltare la sua stagione e indirizzare diversamente quella del Milan.



Questione di sfiga?
"Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio" è il noto film con Lino Banfi degli anni '80 nel quale il protagonista Altomare, immerso in una vasca da bagno, prova un antidoto alla sfortuna procuratagli, secondo lui, dal 'pelo irto e setoso' del vicino di casa. Per De Ketelaere non c'è alcun bisogno di sortilegi o formule magiche varie: è vero che la sfiga certe volte si accanisce, ma è lo stesso calciatore col numero che deve smetterla di avere paura della sua ombra e dimostrare di cosa è capace. La sfortuna non c'entra, la testa sì, magari anche la posizione tattica: nel nuovo 3-4-2-1 di Pioli, De Ketelaere potrebbe esprimersi al meglio giocando in questo ruolo ibrido tra trequartista centrale e esterno di destra, con licenza di affiancare la punta in area di rigore.

It's coming
Il linguaggio del corpo, nelle ultime settimane, è migliorato; si vede che il belga ha una condizione fisica e atletica migliore rispetto alla prima parte di campionato e anche ieri, dopo il gol sbagliato anche grazie ad un miracoloso intervento di Pessina, ha reagito rabbiosamente all'errore non abbassando la testa deluso come accaduto in altre occasioni. È chiaro, sono piccolissimi segnali in un problema pesante, ma è questo ciò di cui ha bisogno De Ketelaere: deve reagire, non fermarsi all'errore, ma trovare la forza mentale di 'vendicarsi'; e, per farlo, ha tutto l'appoggio della squadra: anche ieri Leao lo ha incoraggiato con un 'It's coming' ed è stato abbracciato affettuosamente da molti compagni. E allora: sta arrivando, non c'è dubbio.