Record di fatturato, bilancio in positivo e investimenti nella squadra: ecco cosa ci dice il primo bilancio targato Red Bird

Record di fatturato, bilancio in positivo e investimenti nella squadra: ecco cosa ci dice il primo bilancio targato Red BirdMilanNews.it
giovedì 28 settembre 2023, 16:00Primo Piano
di Pietro Mazzara

Il tanto vituperato metodo americano, alla fine, sta dando i suoi risultati. In un calcio sempre più difficile da gestire a livello economico-finanziario e con una Serie A che presenta difficoltà oggettive, il Milan sta proseguendo il suo cammino sulla strada dell’autosostentamento con numeri tangibili che sottolineano la bontà della gestione aziendale di Elliott prima e di Red Bird poi. Il fondo della famiglia Singer ha dato al club una struttura molto più aziendale e meno da società sportiva, portandola a un taglio dei rossi di bilancio importanti.

 Il primo anno di Red Bird, invece, si apre con un esercizio positivo che si stanzia sui 6 milioni di euro. Il segno più non si vedeva dal 2006, con all’epoca il bilancio su anno solare e non sulla stagione sportiva. Un risultato impensabile solo cinque anni fa, quando c’era gente che ancora rimpiangeva la gestione cinese, non voleva vedere i danni che aveva fatto e urlava alla speculazione economica da parte di Elliott. Oggi il Milan è un esempio di virtuosità finanziaria e un modello in continuo aggiornamento positivo.

Come detto, i numeri sono importantissimi e prima di parlare dei ricavi, va posto l’accento sull’aumento degli investimenti da parte della proprietà per quel che riguarda i diritti alle prestazioni dei calciatori. A questa voce, a conferma del fatto che il Milan metta sul mercato soldi contanti, c’è stato un incremento di ben 50 milioni rispetto alla stagione 2021-22. Un dato non di poco conto.

Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2023 è positivo per 177 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai 131 milioni dell’esercizio chiuso un anno fa. È un Milan che fa segnare nuove punte di positività anche alla voce dei ricavi, che sono saliti oltre i 400 milioni. Un dato frutto dai ricavi commerciali e dalle nuove sponsorizzazioni oltre all’ottimo cammino in Champions League della passata annata, conclusosi in semifinale contro l’Inter.

Eppure a Casa Milan non stappano Moet Chandon o bollicine targate "La Montina" per festeggiare questo lavoro lungo e complesso. Anzi. Se in altri lidi vengono fatti per passare come miracolosi dei -80 a bilancio con riconversioni del debito e artifizi simili per stare in bolla con le regole del codice civile, in via Aldo Rossi pensano già a come stabilizzare questi dati in attesa del 2028, anno in cui il Milan dovrebbe avere operativo il suo stadio di proprietà entrando in una nuova era, anche a livello commerciale con lo scoglio fisico dei 500 milioni di ricavi come obiettivo da raggiungere per essere ulteriormente competitivi anche nel mercato.