Tare e Allegri in cinque giorni: cambio di rotta dopo un anno buttato. Ora lasciarli lavorare

Tare e Allegri in cinque giorni: cambio di rotta dopo un anno buttato. Ora lasciarli lavorareMilanNews.it
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venerdì 30 maggio 2025, 14:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Nell'arco di cinque giorni il Milan ha messo le basi per la ricostruzione dopo una stagione fallimentare. Lunedì è arrivato l'annuncio di Igli Tare, il nuovo direttore sportivo cercato per settimane e mesi. Oggi è arrivato invece il comunicato ufficiale per Massimiliano Allegri che, a distanza di undici anni e dopo due avventure alla Juventus, torna ad allenare il club rossonero. In una settimana il club ha cambiato completamente il modo di operare, ammettendo implicitamente i gravissimi errori del passato che hanno fatto perdere un anno al Diavolo.

Anno buttato

L'anno scorso, di questi tempi, il Milan aveva appena salutato Pioli e si tuffava - dopo quattro anni e mezzo - in un nuovo ciclo. A quel periodo risale l'origine di tutti i mali della stagione rossonera: non tanto per la decisione di Paulo Fonseca ma di come questa è arrivata. Prima era stato scelto Julen Lopetegui, poi la società era tornata sui propri passi a causa delle accese critiche dei tifosi, a quel punto la scelta era ricaduta sul portoghese. Tanto aveva fatto storcere il naso la mancata considerazione di Antonio Conte che sarebbe venuto di corsa al Milan ma che Zlatan Ibrahimovic liquidò con le ormai celebri frasi: "Conte? Con tutto il rispetto per lui, ma non è quello che cercavamo. Volevamo un allenatore non un manager". Il resto sono state solo conseguenze disastrose di una gestione che ha fatto acqua da tutte le parti e che ha portato il Milan ottavo in campionato, fuori da ogni tipo di Europa e costretto ad accontentarsi di una Supercoppa Italiana. In due parole: anno buttato.

Cambio di rotta

Se si riprendono le dichiarazioni di Ibrahimovic, oggi la frustrazione aumenta ancora di più perché il Milan con Massimiliano Allegri, pur con le dovute differenze a livello tattico e gestionale, prende la stessa tipologia di allenatore di Conte: prende un tecnico esperto, accentratore, un vincente. Riaccoglie al Milan una figura che non si vedeva da tempo. Accanto a questa scelta da via Aldo Rossi hanno finalmente deciso di riempire dopo due anni di vuoto anche la casella del direttore sportivo con Igli Tare. Un'altra lacuna cruciale: non avere un uomo di calcio che si occupi non solo di mercato ma anche di governare, comprendere e intervenire sugli umori della squadra e dello spogliatoio è stato un peccato capitale di cui i rossoneri hanno scontato quest'anno tutte le conseguenze. C'è di buono che gli errori sono stati capiti, per il momento: ora la differenza bisogna continuare a farla lasciando lavorare ognuno nel proprio ruolo e con le proprie competenze, a partire ovviamente da chi il calcio lo mastica da anni come Tare e Allegri.