Un anno di Bonucci rossonero, in un mondo completamente ribaltato: dal mare di entusiasmo alla necessità di risposte. Da parte di tutti

365 giorni in grado di cambiare tutto, al pari di 72 ore frenetiche in cui l'apparente impossibile, tra iniziali voci e contatti poi sempre più fitti, divenne nient'altro che realtà. Un anno fa esatto, Leonardo Bonucci veniva accolto da un autentico mare di folla rossonero a Casa Milan, pronto ad accogliere il colpo più inatteso e rilevante della scorsa sessione di mercato: entusiasmo clamoroso che, dopo aver raggiunto la fine di un capitolo stagionale tra alti e bassi, resta ora soltanto un lontanissimo ricordo, con l'attuale situazione societaria rossonera destinata a veder posto un inevitavule punto di domanda sul futuro dell'attuale Capitano rossonero.

LA STAGIONE - Opportunità colta al volo, possibilità di aggiungere carisma e leadership all'interno del reparto difensivo rossonero: più in generale, uomo simbolo di quello che doveva essere il nuovo ciclo rossonero, interrottosi in maniera brusca dopo le grandi difficoltà evidenziate da una gestione cinese incapace (a conti fatti) di garantire reale affidabilità e continuità. Dopo un avvio tutt'altro che positivo, con il peso della fascia da Capitano avvertito in maniera eccessiva sfociato in ingenuità (espulsione contro il Genoa) ed errori non da Bonucci, il centrale rossonero ha lentamente svoltato verso una ripresa costante, finendo per creare un'intesa importante con Romagnoli: base ideale e fondamentale dalla quale ripartire anche nel presente e nel futuro, al netto di qualsiasi dubbio o problematica sull'attuale realtà milanista.

VOCI E RISPOSTE ATTESE - Normale che in questo momento, al netto di una situazione ben diversa rispetto alle premesse della scorsa annata tra proprietà e competizioni da disputare, anche gli elementi più importanti della rosa rossonera vogliano comprendere al meglio piani e progetti del nuovo corso rossonero post breve gestione cinese: l'incontro avvenuto ieri a Milanello tra Marco Fassone, Massimiliano Mirabelli e Alessandro Lucci, agente di Bonucci (e Suso), è infatti servito anche per fare il punto della situazione sull'attualità milanista, con l'assoluta volontà per il club di via Aldo Rossi di non privarsi di uno dei propri simboli dopo appena una stagione. Scenario e voci su un possibile addio che solo un anno fa, con l'idea di un nuovo corso al via, sembrava poter essere quasi impossibile, e di fronte al quale ora nulla (comprensibilmente) può essere escluso. Attendendo risposte convincenti e prese di posizione chiare, da parte di tutti.