Un sogno in serbo con Jovic: il gemello di Rebic che ha il Milan nel destino e che sa come far piangere l'Inter

Un sogno complicato da raggiungere quanto ricorrente, ma non impossibile, soprattutto se dovesse essere trovata la formula giusta per completare l'operazione: stiamo parlando di Luka Jovic e dell'idea da parte del Milan di ricomporre la coppia d'attacco che ha contribuito a trascinare l'Eintracht Francoforte ad un passo dalla finale di Europa League nella scorsa stagione. Scopriamo meglio chi è l'attaccante serbo non ancora esploso con la maglia del Real Madrid e perchè il Milan può coltivare il desiderio di averlo in rosa.
CARATTERISTICHE TECNICHE - Jovic è una prima punta atipica ed è dotato di grande fisico e velocità, come sa bene l'interista de Vrij, che si è visto sfrecciare accanto il serbo in occsione del ritorno degli ottavi di finale di Europa League della scorsa stagione, prima di ammirarne il morbido tocco sotto a scavalcare un incolpevole Handanovic che ha causato l'eliminazione dei nerazzurri. Jovic sa fare reparto da solo, ma essendo dotato di un'ottima tecnica è in grado di dialogare anche con i compagni e partire da più lontano. E' un destro naturale, ma grazie all'assiduo lavoro di papà Milan, che gli ha consigliato fin dalla giovane età di migliorare l'uso del piede meno nobile, Jovic usa discretamente anche il sinistro. L'attaccante 22enne è dotato di un'ottima scelta di tempo e ciò gli consente di staccare nel momento giusto e rendersi molto pericoloso anche sulle palle alte.
CHI E' - Luka Jovic nasce il 23 dicembre 1997 a Batar, un piccolo villaggio vicino a Bijeljina, nella Bosnia-Erzegovina, da due genitori serbi: papà Milan - un nome nel destino? - e mamma Svetlana. La famiglia, dopo il ritiro dal calcio giocato da parte del padre nel 2003 - una carriera modesta per lui - ha vissuto un periodo di povertà, che ha costretto Jovic senior a puntare tutto sul figlio per provare a vivere, attraverso di lui, ciò che non era riuscito a realizzare in prima persona.
GLI INIZI - L'incontro tra Jovic e e il calcio avviene prestissimo: all'età di soli 5 anni il piccolo Luka inizia a giocare in una scuola calcio a Loznica, ma le sue qualità vengono subito notate: due anni dopo, infatti, gli viene data la possibilità di partecipare alla Mini Maxi, una lega di sviluppo per bambini tra i 4 e i 12 anni a Belgrado. Nella prima partita Jovic segna una tripletta e viene offerto al padre un compenso di 50 euro per ogni gol segnato dal figlio, sommato a 2000 dinari per le spese di viaggio da Batar alla capitale serba. Ad una di queste gare viene notato da Toma Milicevic, scout della Stella Rossa, che gli offre un provino. Inizia così l'avventura di Jovic con il calcio vero.
CARRIERA - Luka Jovic esordisce con la prima squadra della Stella Rossa il 28 maggio del 2014, all'età di 16 anni, 5 mesi e 5 giorni e nei 17 minuti giocati segna il gol del definitivo 3-3 contro il Vojvodina che regala al club di Belgrado il punto che gli consente di controsorpassare i rivali storici del Partizan e vincere il titolo. Quella rete lo consacra alla storia come il più giovane marcatore nella storia della Stella Rossa. Con la maglia del club di Belgrado, Jovic realizza 13 gol in 48 partite, esordendo anche in competizioni internazionali il 2 luglio 2015. Nel febbraio del 2016 passa al Benfica per 2 milioni di euro, firmando un contratto fino al 2021. In Portogallo, però, Jovic non riesce ad esplodere e gioca tutto il campionato con il Benfica B, togliendosi però la soddisfazione di esordire in campionato in prima squadra il 20 marzo del 2016 e addirittura in Champions League il 13 aprile, subentrando all'88° al posto di Eliseu nel 2-2 all'Allianz Arena contro il Bayern Monaco. Nonostante il titolo vinto con il Benfica, però, l'ambientamento di Jovic non è dei migliori e anche nella stagione successiva giocherà quasi solamente con la seconda squadra dei lusitani. L'Eintracht Francoforte, però, decide di puntare su di lui e lo preleva dal Benfica in prestito biennale con diritto di riscatto nell'estate del 2017. Il 20enne serbo in Germania si ambienta in fretta e nella prima stagione riuscirà a realizzare 9 gol in 27 presenze tra campionato e coppa di Germania giocando diverse volte in coppia con Ante Rebic. L'esplosione definitiva di Jovic, però, avviene il secondo anno - quando verrà riscattato per circa 7 milioni di euro - con la maglia dell'Eintracht: il serbo realizza 27 gol in 48 presenze, di cui 10 reti in 14 partite in Europa League, arrivando dietro solo a Giroud nella classifica marcatori. Nella scorsa stagione, Jovic si toglie la soddisfazione di segnare 5 gol al Fortuna Dusseldorf (7-1 il risultato finale), diventando il più giovane calciatore a realizzare una cinquina nella storia del calcio. Il sogno della finale di Europa League, però, si infrange in una doppia sfida al cardiopalma, termina 2-2 dopo 210 minuti e persa solamente ai rigori, tra cui quello segnato dallo stesso serbo. Jovic aveva segnato anche l'1-1 a Stamford Bridge che aveva forzato la partita fino ai tiri dal dischetto finali. Proprio grazie all'ultima strepitosa stagione giocata, Jovic attira su di sè le mire dei principali top club europei: la spunta il Real Madrid, versando nelle casse del club tedesco circa 60 milioni di euro, di cui il 30% finisce, come da accordi, al Benfica. Arrivato per essere l'erede di Benzema, però, Jovic viene oscurato dallo strapotere fisico e tecnico del 9 delle merengues e anche nei pochi spezzoni di gara disputate, riesce ad incidere molto poco. Il suo bottino ad ora con la maglia dei blancos registra solamente 770 minuti tra Liga, Champions League, Copa del Rey e Supercoppa di Spagna, con il misero bottino di 2 reti.
SITUAZIONE CONTRATTUALE - Luka Jovic è legato da un contratto con il Real Madrid firmato fino a giugno del 2019 e valido fino al 2025. Due sono gli scogli da superare per il Milan o per qualsiasi altro club interessato al serbo: i 60 milioni spesi dalle merengues per acquistarlo dall'Eintracht e l'ingaggio da 5 milioni netti a stagione che percepisce nella capitale spagnola. Con un investimento di tale portata, risulta impensabile pensare che Florentino Perez, presidente dei blancos, possa accontentarsi di una cifra molto più bassa per lasciarlo partire a titolo definitivo. Il secondo ostacolo, quello più grande, è rappresentato dallo stipendio molto alto che percepisce Jovic, impensabile da sostenere per le casse del Milan in una politica di riduzione del monte ingaggi. Una soluzione per accontentare entrambe le parti, anche se non semplice da praticare, potrebbe essere quella di un prestito biennale con diritto di riscatto che diventerebbe obbligo al raggiungimento di un determinato obiettivo stabilito con una parte dell'ingaggio del giocatore pagato dal Real Madrid. Ciò che potrebbe risultare decisivo, però, come sempre, potrebbe essere la volontà del calciatore, con Jovic che potrebbe voler tornare dal 'gemello' Rebic e ricostruire la nuova coppia del gol anche in rossonero.
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