Verso il Tas, la memoria difensiva del Milan: debito azzerato, credibilità di Elliott e disparità con l’Inter
Sarà un’altra settimana di fuoco (soprattutto decisiva) per il Milan, che giovedì alle 9.30 del mattino si presenterà davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna per provare a ribaltare la sentenza UEFA (il verdetto del Tas arriverà nella stessa giornata). Come riporta La Gazzetta dello Sport, la memoria difensiva del club rossonero - consistente e dettagliata - può essere sintetizzata in quattro punti.
CREDIBILITA’ - Prima di tutto, la continuità aziendale. Elliott ha manifestato la propria volontà di tenere il Milan con l’obiettivo di riportarlo in alto. E poi c’è il debito: con il fondo USA alla guida, la società rossonera è tornata a essere sana. Il debito contratto da Yonghong Li si è di fatto azzerato. A proposito di Mister Li, anche l’incertezza sul proprietario è stata cancellata dalla presenza di Elliott, hedge fund noto e soprattutto credibile (a differenza del cinese).
OTTIMISMO - Tra le varie argomentazioni c’è anche quella relativa alla disparità di trattamento. Il Milan - osserva la rosea - non ha mai nascosto il proprio debito da 120 milioni, come di dominio pubblico sono le notizie riguardo i bilanci di Psg, City e Inter. Nel caso dei nerazzurri, il saldo negativo è addirittura peggiore rispetto a quello del Milan. Nessuno del club citati, però, è stato escluso dall’Europa. Per queste e altre ragioni filtra “moderato ottimismo”.
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