Thiago mostruosamente Silva, bello e TOP. La miopia di un attacco poco cattivo, il vero FLOP

Thiago mostruosamente Silva, bello e TOP. La miopia di un attacco poco cattivo, il vero FLOPMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
lunedì 7 febbraio 2011, 12:00Top & Flop
di Stefano Maraviglia
TOP & FLOP la rubrica del Lunedì di MilanNews a cura di Stefano Maraviglia. Un podio virtuale che vedrà premiati i migliori e peggiori della settimana RossoNera.

Il Milan zoppica e scivola, le avversarie in preda alla voglia di vetta corrono e tallonano l'Allegri team. Non c'è paura, nè particolare nervosismo nel gruppo rossonero, ma sicuramente numeri e classifica alla mano offrono pochi spunti per sorridere e pensare positivo. A Genoa ennesima conferma di un sentore divenuto ormai forte, Ibra e co. creano, dominano, ma sciupano sul più bello e vanificano tutto. Non proprio un tunnel, ma sicuramente una camera oscura con pochi spiragli di luce.

1° TOP - L'ONNIPRESENTE THIAGO SILVA: a centrocampo, in difesa, anche in porta, come da lui stesso ammesso, il Milan ha bisogno e lui per il Milan è pronto a tutto. Baluardo sempre e comunque, una presenza scomoda per gli avversari, una garanzia per compagni e allenatore. Candidato di rito al titolo di "Difensore più forte del Mondo", il giocatore a detta di alcuni lento nei cambi di direzione ecc. si sta dimostrando non un fenomeno, ma un mostro!

2° TOP - IL LOW-COST MARIO YEPES: "Calimero" in una campagna acquisti fatta di cigni, il difensore arrivato a costo zero dai clivensi, è diventato la prima alternativa ad Alessandro Nesta in campo e, uno degli idoli più amati sugli spalti. Umile, determinato e mai inopportuno, sa di giocare in difesa e quindi ragiona da difensore. Pochi fronzoli palla al piede, ma una classe degna della maglia che porta e del giocatore che sostituisce. Tanti cori tutti per lui che, un po' sorpreso ringrazia. Peccato l'anagrafe a giocargli contro, ma il segno che lascerà Super Mario, sarà tutt'altro che superficiale.

3° TOP - ZLATAN IBRAHIMOVIC: in affanno o meno lui c'è sempre, pronto a lottare con l'avversario di turno, su ogni pallone entrato nell'ottica del suo radar. Lo svedese è l'anima del Milan, spesso solo e troppo "unico", per stazza e prestanza. Grande visione di gioco, l'assist sta diventando una specialità, il gol una chicca dal quale il Milan inizia a dipendere. Impossibile frenare la sua foga, se riescirà a curare e migliorare l'intesa con Pato, Allegri potrà davvero vantare l'attacco più forte del mondo. 

Analizzate le poche luci della camera oscura, alle quali potrebbero essere aggiunti i nomi di Massimo Oddo e quello di Robinho, andiamo ad analizzare ciò che rende tanto tetra l'atmosfera rossonera.

1° FLOP - POCA INCISIVITà IN ATTACCO: si crea, ma si vanifica, per scrasa vena o per eccesso di altruismo, al Milan realizzare una minima percentuale di quanto prodotto, sta diventando quasi un'impresa epica. Tanti errori sottoporta, molti ultimi passaggi mancati e di riflesso risultati magri e avversarie alle calcagna. Se c'è una cura che venga trovata e somministrata in fretta. Lo scudetto è alla portata...non solo del Milan.

2° FLOP - EMANUELSON: additarlo tra i flop è poco gratificante, diciamo che la differenza di spessore tra il torneo olandese e quello italiano, è (per fortuna) tale, da mettere in difficoltà anche un prospetto di indiscusse doti e qualità. Corre e si da da fare, cerca di servire i compagni e rendersi utile, la smania, spesso lo porta ad essere poco preciso. Non dev'essere visto come un rimprovero, ma conoscendo le caratteristiche del giocatore, lecito auspicare ad un sensibile miglioramento in campo.

3° FLOP - IL MANCATO IMPIEGO DI DIDAC VILà: quando qualcosa non va si cerca il pelo nell'uovo, nel marasma di questi giorni può essere inserito anche il mancato impiego, del giovane che in molti dicono promettere davvero bene. Didac Vilà acquisto a sorpresa della sessione invernale, non ha avuto ancora modo di esordire in maglia rossonera, vero che il momento impone massima concentrazione e minimo margine d'errore, ma lanciare nella mischia un talento può rivelarsi una mossa fortunata (vedi Merkel e Strasser). In attesa di tornare alla vittoria e staccare nuovamente le avversarie, la speranza è quella di trovare una stella e non l'ennesimo oggetto misterioso.