Tutti a lezione dal Professore, ad apprendere l'arte del TOP. Taiwo non è ancora the beast, lieve FLOP

Tutti a lezione dal Professore, ad apprendere l'arte del TOP. Taiwo non è ancora the beast, lieve FLOP MilanNews.it
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lunedì 26 settembre 2011, 10:00Top & Flop
di Stefano Maraviglia
TOP & FLOP la rubrica del Lunedì di MilanNews a cura di Stefano Maraviglia. Un podio virtuale che vedrà premiati i migliori e peggiori della settimana RossoNera.

Finalmente i primi tre punti per il Milan, a coronamento di una prestazione generosa e studiata al dettaglio. Il gol nei primi minuti, l'ottimo possesso palla e qualche sortita avversaria quasi inevitabile, quando vinci così c'è più gusto, se poi al tutto si sommano le assenze allora il segnale arriva davvero forte. Allegri ha poco da inventarsi in questi frangenti, al massimo contare gli abili e stilare la formazione, ma non è che gli si possa chiedere molto di più. "Luci a San Siro" si potrebbe titolare il resume della serata, e proprio sotto queste luci andiamo a stilare il podio di chi ha dato tutto, o avrebbe potuto fare di più

1° TOP - CLARENCE SEEDORF: dove sono i contrari? Il silenzio regna sovrano! No problem, il boato lo fa scoppiare lui: siluro terra-aria e bersaglio colpito, zittiti tutti, tutti, tutti i i contestatori, spazio solo per gli applausi. Dalla sua non ha la continuità nelle prestazioni, questo è il capo d'imputazione sul quale si fa forte l'accusa, ma quando sta bene, palla a lui, è come depositare un capitale in banca e assicurarsi il 4% netto degli interessi. Non è mai banale nella giocata, quando sbaglia, difetta in tocchi di una certa levatura, se poi gli si vogliono contare anche i passi mossi in campo e nelle varie direzioni, allora si sfiora l'ossessionante. A 35 anni corre e fa a sportellate come il più sanguigno degli esordienti, peccato ammirarlo a fasi alterne, ma questo Seedorf è da clonare!

2° TOP - MARIO YEPES: Berlusconi disse di lui che è bello e quindi avrebbe accontentato le tifose rossonere, noi aggiungiamo che è modesto, umile, pronto e forte, così per par condicio facciamo contenta anche l'altra sfera del tifo milanista. Il colombiano è un leader silenzioso. Non polemizza per le panchine riservategli, quando chiamato in causa risulta preciso, puntuale ed essenziale. Nessun grillo per la testa, pochi fronzoli palla al piede, oppure uomo contro uomo. Vederlo in azione è semplicemente piacevole, il Milan ha in casa l'erede di Rambo, solo molto più bello.

3° TOP - ANTONIO CASSANO: genio e basta, il barese la sregolatezza l'ha lasciata a Genova, o comunque messa da parte dopo il rimbrotto della società rossonera e l'invito esplicito alla dieta mirata. Brillante, fantasioso e pungente, lo stato di forma è ottimo, il fiato avanza e anzi, viene speso anche per rimproverare arbitro e assistenti in caso di errore. L'attacco del Milan ora verte solo o quasi sulle sue giocate, è lui l'unico padrone di casa, almeno fino a quando altri condomini non ritroveranno la via del campo. Allegri lo ha saputo coccolare a dovere, escludere la cessione è forse stato il miglior acquisto della sessione estiva.

Vittoria e punti non mascherano la prestazione opaca di qualcuno, ancora lontano dalla forma o dagli standard migliori.

1° FLOP - TAYE TAIWO: la Serie A non è la Ligue 1, il nigeriano lo sta apprendendo poco a poco. Lo stato di precarietà dovuto ad un ambientamento in corso d'opera, ne frena l'impeto e la prorompenza. Il terzino approdato a costo zero dal Marsiglia, fatica ancora a prendere le misure ed affinare l'intesa con i compagni di reparto, ma in fase di palleggio si mostra capace di destreggiarsi nella maniera migliore. La prima partita ufficiale non può essere un verdetto, staziona tra i Flop, solo perchè nella festa milanista è parso l'unico vestito non proprio in maniera adeguata.

2° FLOP - URBY EMANUELSON: l'olandese manca ancora di qualcosa per continuare nel definitivo salto di qualità. Il piede è buono, la dedizione pure, il ruolo non è proprio quello a lui più congeniale, ma la necessità porta a fare di tutto virtù, quindi per garantirsi la titolarità oggi, c'è da sgobbare anche fuori sede. Rarissime volte punta l'uomo, caratteristica assolutamente in dote all'estroso laterale ex Ajax, il piede è ottimo, ma si contano sul palmo di mano le intuizioni personali. Quando cerca la sortita si rende pericoloso e la giocata risulta particolarmente interessante, peccato tali episodi siano ancora centelinati.