Con questo Barcellona, meglio pensare al tricolore

Con questo Barcellona, meglio pensare al tricoloreMilanNews.it
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mercoledì 1 dicembre 2010, 00:00Editoriale
di Jacopo Giavenni
Nato il 10/06/1983 è Giornalista presso la redazione sportiva dell'emittente nazionale 7 Gold. Conduttore della medesima rete, è inviato al seguito del Milan.

Non è esagerato dire che il Milan visto a Genova contro la Sampdoria abbia offerto la miglior prestazione in campionato degli ultimi anni: per intensità in tutti i 90 minuti, per agonismo, per voglia di vincere (non arrivata per caso), per abnegazione. Tutte caratteristiche che Massimiliano Allegri è riuscito a iniettare a una squadra carente proprio in questi aspetti, che nel calcio italiano di oggi sono determinanti. La classe e la tecnica non erano mai mancati, nemmeno prima che arrivasse Allegri, anche se Ibra e Robinho hanno alzato decisamente la media. E poco importa se Ronaldinho sia costretto a guardare i compagni vincere, giocando bene, dalla panchina: in questo momento Robinho si merita il posto da titolare. Corre, copre, difende, lancia, segna: un repertorio inaspettato per un calciatore arrivato con la fama di essere fumoso e poco più. In questo mi devo ricredere, come mi devo ricredere su Ronaldinho, che proprio in queste settimane da spettatore, sta dimostrando una maturità inaspettata: da bordo campo esulta, applaude, corre ad abbracciare in compagni, entra a Genova per quattro minuti e non batte ciglio. Non è da tutti, a maggior ragione per un ex Pallone d’Oro: in questo bisogna dare dei meriti al brasiliano, che come tutti gli altri panchinari, sta dimostrando quanta sia la voglia di vincere e di fare gruppo, rispetto alla voglia di fare polemica e sconquassare un ambiente sereno come quello rossonero.

Detto ciò, proviamo ad allargare i confini: in Italia il Milan per ora comanda con merito, e in Europa? Beh che dire dopo il Clasico di lunedì sera…con questo Barcellona c’è poco da fare, anche per una squadra solida ed equilibrata come il Milan. Attenzione però, perché la Champions League ci ha insegnato che non sempre in fondo arriva la squadra più forte, bensì quella più costante e più in forma nel momento chiave. Comunque sia, a mio parere il Milan rimane un gradino sotto rispetto a Barcellona e Real Madrid: nessun timore invece delle due inglesi, Chelsea e Manchester United. Il sorteggio del prossimo 17 dicembre a Nyon indirizzerà il cammino europeo del Milan. La sensazione è che questa squadra abbia qualcosa da dare in più in Italia che in Europa. Un’inversione di tendenza rispetto al passato rossonero. Di cambiamenti quest’anno con Allegri ne abbiamo visti eccome: ecco perché non ci sarebbe da sorprendersi nel vedere un Milan leader di nuovo, dopo troppo tempo, in Italia e non in Europa.