I tre precetti di Tare traditi. Mercato: venduto benissimo, comprato malissimo. Le due anime: non bastano le parole

I tre precetti di Tare traditi. Mercato: venduto benissimo, comprato malissimo. Le due anime: non bastano le paroleMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Igli Tare nel giorno di presentazione del suo incarico a casa Milan puntò su tre annunci-chiave: 1) “non sarà una rivoluzione”; 2) “giocheremo con il 4-3-3-"; 3)“prenderemo un altro centravanti”. L’esecuzione materiale di questo programma di lavoro ha tradito completamente tutte le promesse. In effetti non è stata una semplice rivoluzione ma addirittura una rifondazione con un via vai di calciatori tra cessioni e acquisti di oltre 20 unità. Il 4-3-3, tra l’altro disegnato durante le prime amichevoli con apprezzabili risultati, non è realizzabile per la mancanza di terzini all’altezza del compito Milan. Gli arrivi di Athekame e di Estupinan (oltre a De Winter) hanno indebolito nettamente la cifra tecnica del reparto difensivo. Per il secondo centravanti da aggiungere a Gimenez stiamo aspettando… la notte di Natale dopo aver visto cambiato più volte l’obiettivo e tralascio ogni commento sulla vicenda Boniface che ha del ridicolo se non del patetico.

A pochi giorni dalla fine del mercato il mio giudizio complessivo sul lavoro di Tare e del Milan è il seguente: hanno venduto BENISSIMO, hanno acquistato MALISSIMO. E così facendo hanno anche commesso degli errori nella tempistica che non sono perdonabili. Mi riferisco alla partenza di Okafor nei giorni successivi all’infortunio di Leao. Già la sera di Milan-Bari, leggere su il Giornale la mia chiosa, avevo detto: prima di farlo partire bisogna conoscere bene il periodo di assenza di Leao. Niente, presi dalla furia di incassare, lo hanno fatto trasferirsi e con la Cremonese Allegri si è ritrovato in panchina con il solo Chukwueze come ricambio per l’attacco! Mi metto nei panni di Luka Modric e penso: se questo è il famoso potenziamento…

Altro aspetto su cui nessuno riflette. Se il Milan continua, come sta facendo quest’anno ancora una volta, a vendere e a rinnovare profondamente la rosa, smonti una squadra e ne prepari un’altra, ripartirai sempre da zero e non costruirai mai uno zoccolo duro e una squadra solida. Basta dare un’occhiata all’Inter di quest’anno che pure è passata attraverso due delusioni profonde ma non ha smantellato la rosa. Anzi l’ha confermata in blocco anche per mancanza di richieste allettanti!

Prima di partita con la Cremonese, Igli Tare è andato davanti ai microfoni e ha dettato: “Sul mercato abbiamo lavorato insieme con Furlani, Ibra, Moncada e con il consenso di Allegri”. Visto quello che è successo il giorno dopo la Cremonese - e cioè Allegri che va in sede e spiega quali sono secondo lui le mosse da fare - si è trattato solo di un tentativo di sedare le voci ripetute di “due anime” che è accreditata dai social e rilanciata dalle tv oltre che ripetuta da molti agenti e intermediari che si dicono penalizzati dalla presenza ingombrante di Busardò. Con queste premesse, lo dico in chiusura, non si va da nessuna parte. E se si dovesse andare incontro - le premesse ci sono tutte - a un altro fiasco di stagione a questo punto è bene che lo sappiano tutti: la prospettiva unica è quella di cambiare format operativo non solo l’ad. Cioè cambiare l’idea che si possa fare calcio al Milan salvaguardando soltanto i conti.