Il budget, un'ossessione! Chiudere bene il campionato, con un pensiero a quel 20 maggio 1973

Il budget, un'ossessione! Chiudere bene il campionato, con un pensiero a quel 20 maggio 1973MilanNews.it
mercoledì 31 maggio 2023, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Stefano Pioli aveva appena radunato la squadra sotto il gruppo di tifosi milanisti, presenti a Torino. I giocatori poi stavano ancora abbracciandosi in campo, per la conquista di un posto in Champions League, quando la domanda delle domande diventava una pesante, dura, immediata e scottante realtà: “Quanto è il budget del Milan?" 

A mercato non ancora nel vivo, mai prima i tifosi rossoneri si erano preoccupati a quanto ammontassero gli investimenti. Hanno sempre seguito le prime voci, si sono cullati nelle prime illusioni, hanno festeggiato le prime notizie circa i nuovi acquisti per salutarli a Milanello nel giorno del raduno. Oggi non è più così. La preoccupazione è il budget, che si è addirittura trasformata in un'ossessione. Come se il club, nelle ultime due sessioni di mercato, non avesse immesso circa cento milioni per cercare di rinforzare la squadra. Con successo nell'estate 2022, con risultati decisamente inferiori alle aspettative un anno fa. Il toto-budget oggi è un esercizio inutile e prematuro, perché non sono passate ancora settantadue ore dalla meritata qualificazione in Champions League. Sarà la proprietà, l’amministratore delegato, i consiglieri di amministrazione, in sintonia con i dirigenti e lo staff tecnico, a studiare la situazione e stabilire le strategie. Paradossalmente, se i responsabili del mercato non spendessero un euro e, a costo zero, acquistassero quattro o cinque grandi giocatori forti, bravi e funzionali, che migliorassero la caratura della squadra, del budget non mi importerebbe proprio nulla.

Il Milan, come ha confermato Stefano Pioli, conosce bene quali siano stati i duri ostacoli di questa difficile stagione e sembra avere le idee molto chiare come operare nelle prossime settimane. Io mi fido di coloro i quali hanno inserito in rosa Maignan, Tomori, Theo, Tonali, Bennacer, Leao, Giroud, Kjaer e Ibrahimovic. Ah, dimenticavo, e Thiaw, costato otto milioni. Oggi dal valore almeno quadruplicato. Intanto il Milan ha cominciato presto e bene. E ‘ infatti, forse, l’unica squadra ad aver inserito già una nuova pedina, il portiere Marco Sportiello, oggi titolare nella Atalanta, anzi quasi due, perché il giapponese Kamada sembra ormai vicinissimo a indossare la maglia rossonera. Non lontano nemmeno Ruben Loftus Cheek, per completare magari già entro il 20 di giugno il centrocampo. Data nella quale si potrebbe già avere la soluzione della trattativa tra Real Madrid e Milan per quanto riguarda Brahim Diaz, tenuto in grande considerazione dal management di "Casa Milan". Altri nomi caldi, in questo momento, non appaiono all’orizzonte, ma ripeto, il campionato non è ancora finito.

Freddissime mi risultano invece le candidature di Frattesi, Asensio, Milinkovic Savic, ma anche Openda non sembra la prima pista percorribile per la punta. A proposito di campionato, il Milan sta chiudendo bene il travagliatissimo 2023, con la conquista di quattordici punti nelle ultime sette partite. Finalmente con una media di due punti per partita, accarezzata all’inizio del torneo. L’ultimo impegno vede i rossoneri affrontare il Verona, cinquant'anni dopo il dolorosissimo 20 maggio 1973. Ero al Bentegodi in quella domenica, con la gioia nel cuore per il trofeo vinto a Salonicco, qualche giorno prima. In Grecia, ho passato una  notte ricca di passione dietro quella porta, dove Chiarugi mette il pallone aiutato da terreno fradicio d’acqua, alle spalle del portiere del Leeds. La stessa porta che vede i formidabili interventi dell’insuperabile Villiam Vecchi, decisivo nella conquista della seconda Coppa delle Coppe. Il Verona, serio e determinato, gela il cuore delle migliaia di tifosi rossoneri, che avevano dipinto l’autostrada con le loro bandiere rossonere dove campeggiava la stella dorata del decimo Scudetto.

Ho visto riporre, da tanti tifosi in lacrime, quei vessilli sui pullman e sulle auto, alla fine di quel 3-5. Reso ancora più amaro dalla rete dello juventino Cuccureddu nel finale della partita dell’Olimpico. Li tireranno fuori dai bauli e li sventoleranno solo sei anni dopo. Sono sicuro che il Milan riuscirà a disputare la sua miglior partita domenica a sera a San Siro. Per chiudere bene il campionato, cercando di toccare settanta punti, forieri forse di un miglioramento della attuale posizione in classifica. Giocando  la stessa partita seria e determinata dei veronesi di allora, regalerà un gradito  pensiero cinquant'anni dopo, ai tanti tifosi, che hanno vissuto uno dei più tristi e sofferti pomeriggi della loro vita calcistica, trascorsa insieme al caro e vecchio  Milan!