Il Duca di Parma è pronto per un’altra sfida. Vincere per vivere altre quattro notti europee a San Siro. Io ci credo!

Il Duca di Parma è pronto per un’altra sfida. Vincere per vivere altre quattro notti europee a San Siro. Io ci credo!
mercoledì 3 novembre 2021, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Prestazione sontuosa, autorevole, A Roma, i “Sorprendenti di Stefano Pioli", vincono la decima partita negli ultimi undici incontri, meritando i tre punti  nonostante episodi che avrebbero compiaciuto Monsieur De La Rocambole. E’ stato un piacere vedere come “sudava" la palla, giocata a uno o a due tocchi dai giocatori rossoneri. Dal primo minuto della partita, il Milan ha comandato il gioco, imponendo un ritmo superiore, un palleggio fine e stordente,  grazie a una infinita autostima, a una precisa identità di gioco, a una potente e splendida convinzione, figlia di questi mesi, che hanno visto i Ragazzi  battere anche primati vecchi di quasi settanta anni.

Ora però testa alla Champions League, dove il Milan si gioca tanto, forse tutto. Stefano Pioli, Duca di Parma, da vero discendente di Alessandro Farnese, uno degli eroi della battaglia di Lepanto, ha preparato la partita, tenendo conto degli insegnamenti del match di Porto. Con quella di La Spezia, la partita più brutta del 2021. Come una febbre che aiuta i bambini a diventare più grandi, i rossoneri hanno saputo crescere dopo queste disavventure, conquistando il secondo posto in campionato nella scorsa stagione. Per vincere quattro partite consecutive, in questo fine ottobre.

In difesa torna Romagnoli, permettendo al monumentale Kjaer di tirare il fiato. A centrocampo verrà schierata la coppia Tonali-Bennacer, ma la condizione di forma dei centrocampisti rossoneri è tale che, con Kessiè tornato ai suoi mostruosi livelli e la futura crescita di Bakayoko, il tecnico milanista potrà sempre contare sul reparto più forte d’Europa. In quantità e qualità. Senza tema di smentite! E’ guarito “il folletto andaluso". Con lui la manovra acquista  imprevedibilità, classe, rapidità, in attesa di Messias, che sta recuperando. Mi aspetto anche dall’ex Crotone, prestazioni che possano illuminare e scaldare San Siro. Là davanti “Oliviero lo Sparviero" Giroud è pronto a planare sull’area portoghese, mentre Ibrahimovic riposa in panchina. Pronto a affilare i tacchetti per il derby di domenica. Ho ancora negli occhi la performance di domenica dello svedese. Ho usato non casualmente la parola “performance", come se fosse un attore Shakespeariano in scena all’Old Vic di Londra. Quel suo passaggio di sterno, un osso del petto duro come l’acciaio, su Leao è stato geniale e emozionante, come il pallonetto di Rafa sul portiere giallorosso. Un grande momento di calcio, di pura poesia, protagonisti due giocatori che avrebbero ispirato non solo la penna potente del Bardo, ma  anche i più delicati Trobadours della Langue d’Oc e della Langue d’Oil. Se il dio del calcio conserverà integri i suoi sacri muscoli, lo vedremo ancora in maglia rossonera per altre indimenticabili stagioni. Per la mia gioia e di tutti i tifosi milanisti.

Mancano dunque poche ore a una nuova serata di emozioni europee, con la speranza di viverne poi ancora quattro a San Siro. Voglio, fortissimamente voglio, che il Milan compia l’impresa qualificandosi intanto per gli ottavi, per entrare ancora nella leggenda.  Nessun calcolo, nessuna tentazione. Abbiamo vissuto già troppo tristi serate guardando la tv. Desidero dunque che l’avventura  di Champions League prosegua anche se con il pericolo di perdere qualche energia in campionato. Nessuno deve dimenticare che vincere il mercoledì regala la più forte energia anche per le sfide della domenica. La rosa è grande, la rosa è bella e aulentissima. Proprio come direbbero i Troubadours!