La carica dei sessantamila. Quale il futuro di Ibra. San Siro? Non si può più aspettare

La carica dei sessantamila. Quale il futuro di Ibra. San Siro? Non si può più aspettareMilanNews.it
mercoledì 30 marzo 2022, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Tutto è pronto per le otto settimane più importanti del terzo decennio. La pausa per le Nazionali ha restituito a Stefano Pioli un Florenzi, fra i pochi a salvarsi nella disfatta di Palermo, un Tonali, autorevole e incisivo in Turchia, ormai maturo come leader della futura Italia di Mancini, un Giroud, che ha festeggiato con due gol il suo ritorno in Nazionale. Ora dobbiamo tenere il fiato in sospeso per capire quali saranno le decisioni di Zlatan Ibrahimovic, dopo l’eliminazione della Svezia. Avrà ancora gli stimoli per essere un protagonista da applausi nella prossima Champions League rossonera? Me lo auguro perché questo Milan, che, grazie a Ibra, ha imparato a vincere anche… senza Ibra, ha ancora bisogno del suo carisma, della sua classe e dei suoi gol.

L’atmosfera intanto è elettrizzante. L’attesa è già spasmodica. La curva per il derby di Coppa Italia è andata esaurita in quattro giorni. Sono sessantamila i tifosi attesi lunedì per la sfida contro il Bologna. Dicono che i rossoblu vogliono regalare a Sinisa Mihailovic una grande prestazione e un buon risultato. Avranno certo stimoli forti, ma non saranno inferiori quelli di un Milan che si gioca il titolo dai primi di aprile a fine maggio. Mi aspetto, in questo finale di stagione, un grande “Sacro Fuoco” Rebic, attaccante che sa essere decisivo nei momenti più roventi del Campionato, ma alla fine il leader della squadra sarà, come sempre in questi due anni, l’identità di gioco e la consapevolezza di essere forti.

Una parentesi anche sul futuro mercato. Sul mio canale YouTube è stato ospite l’indimenticabile “Pepè le Moko", sì Jean Pierre Papin. E’ stato dolce per le orecchie milaniste sentire Jpp paragonare Botman al grande Jaap Stam e affermare, con convinzione, che Renato Sanches sia un assoluto fuoriclasse. Speriamo che, fra qualche mese, possano indossare la nuova maglia rossonera. Chiudiamo con una nota meno allegra. Volevo continuare a dire in casa: "Mi sto preparando ad andare a San Siro!”. Parole che sto ripetendo, prima con mio padre ora con mio figlio, da sessanta anni. Sembra che stiano aumentando le possibilità che, fra qualche anno, debba esclamare: "Vado a Sesto!”. Eh si, il Milan e l’Inter non possono più aspettare. La decisione deve essere presa nel giro di qualche settimana, al massimo. O arriveranno le autorizzazioni, senza altri ritardi e pesanti costi, oppure le due squadre, con il pianto nel cuore, abbandoneranno la loro casa. Ogni anno perso significano 100 milioni persi e un mancato investimento nei nuovi Campioni. La pazienza è finita!