Mercato: povero Maldini, ha una squadra da rifondare. "Quelli che" Locatelli sono gli stessi "quelli che" Tonali. Peccato non divertirsi con gli azzurri...

Leggo: Kessie va venduto subito o nasce un altro caso Donnarumma. Leggo: Calabria e il rinnovo, non c'è l'accordo. Leggo e ascolto: Calhanoglu va o resta? Rebic piace alla Premier e alla Liga. Leggo: Giroud è un giallo. Bennacer ha una clausola, il Milan rischia di perderlo. Leggo, vedo e ascolto: la Juve su Tonali. Scrivono e dicono: offerte a raffica per Leao, Ibra carriera finita, Hauge interessa qui e là, ma Pessina e Pobega non interessano a Pioli. Leggo: il Milan si fa scappare De Paul.
Contiamoci, ragazzi, perché al raduno dell'8 luglio saranno in quattro gatti. Il mercato rossonero è una falcidia, se ne vanno tutti: povero Paolo, povero Frederic, mentre Gazidis e Elliott godono perché se in rosa avremo soltanto una decina di giocatori più qualche "Primavera", risparmieranno un sacco di soldi di ingaggio. Questo è il futuro che ci raccontano. Il presente reale invece è silenzioso, sotto traccia e molto, molto operativo, considerato anche il calendario: 1. luglio, quando il mercato inizierà davvero, e quel lontano, lontanissimo 31 agosto, quando chiuderà.
Leggo anche di piagnistei e strali senza fondo di un esercito di tifosi rossoneri che imprecano alla cessione svalutata di Locatelli 3 anni fa. Sono gli stessi che oggi dicono che Tonali è un bluff. Personalmente se vedo che in Nazionale giocano Locatelli, Pessina, Cristante e persino Acerbi (6 presenze nel 2012-2013) provo un po' di orgoglio: i giovani e i promettenti, per quanto tali, non si possono tenere tutti a vita in attesa che esplodano. Nel calcio mancano pazienza e memoria, oltre alla gratitudine: dovreste ricordare che fu proprio Locatelli a sfogarsi nel raccontare quanto gli pesasse quella maglia, da ragazzo. Operazione di mercato affrettata, forse sbagliata come molte altre ce ne furono, ce ne sono state e ce ne saranno. Il mercato ha dinamiche complesse da vivere e da spiegare, non è solo una questione di domanda e offerta. Ma. Ma… Comunque… con il Bennacer del 2020 e Kessie, oggi Locatelli nel Milan sarebbe titolare? Sterile dubbio.
A proposito di milanisti (assenti) in Nazionale. Romagnoli ha finito in panchina una stagione sfortunata e acciaccata, Calabria si è operato di ernia appena finito il campionato. Donnarumma si è messo nella condizione di essere salutato. Dimentico qualche altro convocabile? Sin da bambino ho imparato a tifare Italia con tutto il cuore, dimenticandomi le maglie di appartenenza nei club: non lo considero un limite, ma un dono. E questa Nazionale di Mancini me la sto godendo, nonostante quelli che "abbiamo vinto contro nessuno" da 3 anni a questa parte. Lo dicevano anche del Milan di Pioli: questo non è calcio, gli stadi sono vuoti, il miracolo finirà, gli danno i rigori, chissà dove sarebbe senza Ibra. Poi senza Ibra il Milan è arrivato secondo ed è tornato in Champions dopo 8 anni: in bocca al lupo, Mancio e Italia, vi auguro di fare lo stesso percorso dei rossoneri di Pioli, ma con un pizzico di fortuna in più. Nel frattempo, mi godo il vostro modo di giocare e vincere, esattamente come mi capita da un anno a questa parte con la mia squadra del cuore.

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