Servono malizia e cinismo. Mercato senza sorprese, o no? Leao e CR7 le spine di Mendes. Cardinale si regala un americano (e lo stadio)

Servono malizia e cinismo. Mercato senza sorprese, o no? Leao e CR7 le spine di Mendes. Cardinale si regala un americano (e lo stadio) MilanNews.it
venerdì 2 settembre 2022, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Non mi piace la definizione “partita sporca”: fa parte del linguaggio che nasce in campo e viene riprodotto dai giornalisti (come scavetto, scarpino, dritto per dritto, scarico, falso nueve e atrocità simili). Una volta era il contrario: veniva copiato chi scriveva bene. I tempi cambiano…

In ogni caso Bergamo e Reggio sono state due partite sul filo, la prima dominata dai rossoneri ma irrisolta, la seconda controllata nella ripresa senza acuti. Serviva, semmai, vincere in maniera sporca: un rimpallo, una mischia, un’intuizione. Una punizione o uno dei mille corner. Invece quella malizia, quell’istinto, quella cattiveria ce l’hanno in pochi: Ibra, Rebic, Origi, per esempio. Tutti assenti con il Sassuolo. Hai 2/3 situazioni di contropiede in netta superiorità numerica e sbagli tutto, scelta e passaggio. Hai la palla buona al 95’ in area del Sassuolo e invece di toccarla a sinistra per il compagno liberissimo davanti alla porta, tiri una ciabattata molle, centrale, inutile. Difetti di una crescita ancora in corso. Atteggiamenti da migliorare, mentalità da forgiare: l’Europa aiuterà. 

Il mercato si è chiuso con 3 arrivi dei quali si era accennato nei mesi scorsi, fra altre centinaia di nomi, ma sostanzialmente senza preavviso. Quindi ricapitolando sono entrati Origi, DeKetelaere, Thiaw, Vranckx e l’americano Dest, che con una bella suggestione il nuovo proprietario Cardinale sembra essersi “regalato” in extremis per aspettare Florenzi in serenità. Resta comunque lo stadio di proprietà, in solitudine, il vero obiettivo finale per mantenere le promesse di grandezza rossonera. Poi sono entrati in scuderia Adli e Pobega con i rinnovi di Messias e lo stesso Florenzi. Nessuna sorpresa per chi, come il sottoscritto, è sempre stato convinto che Pioli avrebbe avuto una rosa profonda e che sarebbero state rispettate strategia e filosofia recente. Arrivederci e grazie a capitan Romagnoli, con affetto, e Kessie, con auguri. Si riparte. 

Ora tocca al futuro di Leao, eletto miglior giocatore della serie A 21/22. Merita riconoscimento e adeguamento importanti, senza cadere però nei trucchi mediatici di Mendes che rimane nella scuderia del portoghese: devono risolvere il lodo Sporting Lisbona, una mannaia da 20 milioni e passa di euro. Andava risolta anche l’insofferenza di Ronaldo a Manchester, ma il bluff (100 milioni per Osimhen e ingaggio pagato dallo United) è stato facilmente smascherato dal Napoli. Che non ci provi adesso con il Milan e con Leao: accà nisciuno è fesso.