Thiago Motta porti rispetto. Champions: ossessione da ogni lato. Può essere la settimana di Olivier

Thiago Motta porti rispetto. Champions: ossessione da ogni lato. Può essere la settimana di OlivierMilanNews.it
lunedì 17 aprile 2023, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Il pareggio di sabato con il Bologna, con l’ennesimo episodio arbitrale contrario, ha lasciato l’amaro in bocca per il non risultato, ma non per la prestazione globale delle seconde linee. Poi attenzione, questo non vuol dire che tutti hanno fatto bene, anzi. Perché il trio belga Vranckx-De Ketelaere-Origi è andato in scala di valutazione decrescente e perché, in generale, le seconde linee continuano a essere troppo inferiori qualitativamente rispetto ai titolarissimi. Ma questo non ha impedito al Milan di fare la partita per 90’, con il Bologna bravo a segnare dopo 33 secondi e poi a comporre il numero della ditta di pullman di fiducia, da piazzare davanti alla porta di Skorupski. Thiago Motta, poi, si è confermato un grande maleducato nei confronti di chi non la pensa come lui.

L’allenatore rossoblù, che ha sposato la causa negazionista sui contatti da rigore, specie quello su Rebic, ha mancato di rispetto nei confronti del nostro Manuel Del Vecchio, come ormai si è visto nel video che gira sui social così come ha mancato di rispetto al collega Giovanni D’Elia, entrambi colpevoli di aver avuto una visione diversa sui rigori e sul fallo ai danni di Ballo-Touré in occasione del gol di Sansone. Bisognerebbe imparare a rispettare l’opinione altrui e non erigersi a presunti fenomeni solo perché si fa l’allenatore in Serie A (tra l’altro, alla prima stagione in cui fa bene davvero).

Ma oggi è già vigilia di Champions League, è vigilia di Napoli-Milan. Partita apertissima, ma che in molti danno per scontata. Perché la narrazione comune dice che il Milan all’andata ha sculato e il Napoli doveva vincere con almeno due gol di scarto. E invece Bennacer, 1-0, e Maignan – che di mestiere fa il portiere più forte del mondo – hanno dato la vittoria al Milan. Domani sarà una partita ancora più diversa rispetto a quella di campionato e di una settimana fa a Milano. Il “Maradona” può essere una trappola a due teste. Perché da un lato spingerà tantissimo la squadra di Spalletti, dall’altro può essere anche un booster di tensione positiva per i giocatori di Pioli, che hanno dimostrato in più occasioni di aver preso confidenza con determinate notti. Eh sì, questa squadra ha imparato davvero a camminare senza Ibrahimovic. Le scelte di formazione sembrano chiare, il rientro di Osimhen porterà ad alzare ulteriormente l’attenzione in fase difensiva, ma è anche vero che quando si riuscirà a ribaltare il campo, ci sarà Giroud contro Juan Jesus e Leao contro Di Lorenzo. L’assenza di Anguissa peserà molto nell’economia strutturale del Napoli, perché è il vero equilibratore del gioco azzurro. Vedremo come deciderà di giocare Pioli in quella zona di campo e chi andrà a prendere Lobotka.

Dopo il quarto di finale, dovrebbero essere i giorni di Olivier Giroud. L’attaccante francese firmerà il rinnovo fino al 30 giugno 2024 a 3.8 milioni di stipendio. Il suo auspicio è quello di arrivare a quella firma con il Milan in…