Vlahovic sogno di Natale, con o senza Ibra. E' già nata l'era Pioli. Nazionali: un male necessario. I magheggi di Lotito e Preziosi interessano meno di Yong Hong Li

Vlahovic sogno di Natale, con o senza Ibra. E' già nata l'era Pioli. Nazionali: un male necessario. I magheggi di Lotito e Preziosi interessano meno di Yong Hong LiMilanNews.it
venerdì 19 novembre 2021, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Per una volta, il bilancio delle perdite durante una sosta è contenuto anche se grave: si è fermato il capitano Calabria, ne avrà per un po'. Nel frattempo però è stato recuperato Florenzi che, insieme con Kalulu, garantisce una copertura del ruolo affidabile. Anche Rebic, Messias e Pellegri stanno bene, finalmente Pioli può ripartire per il rush verso Natale con la rosa quasi al completo. Una notizia...

Firenze è un crocevia importante che, prima di analizzare la sfida stessa, ha già acceso i riflettori sul pupillo di Ibra, quel Vlahovic già conteso da grandi club europei compreso un paio italiani che - pur senza il becco di un quattrino - sono sempre presenti in prima fila per le aste più onerose. Misteri della finanza pallonara. Il profilo del centravanti viola corrisponde perfettamente agli identikit milanisti degli ultimi tempi, salvo il costo molto elevato. La partita di sabato sarà delicata, come sempre, perché contro una delle squadre agganciate alle prime e perché plasmata in tempi sorprendentemente rapidi da Italiano, un allenatore intelligente e preparato. Non sono ammesse distrazioni, visto che il turno sottrarrà punti a Inter o Napoli o a entrambe.

Le recenti notizie circa il rinnovo di Ibra, la presenza in rosa di Giroud e dello stesso Pellegri, non devono costituire necessariamente un freno all'infoltimento del ruolo, ma di sicuro Maldini, Massara e Gazidis devono tenere presenti alcune priorità come quelle relative al centrocampo e alla difesa. In questo momento appaiono preminenti rispetto ad altre scelte. 

Il rinnovo di Ibra è a mio avviso un'ottima notizia: quanto più a lungo bazzicherà Milanello, tanto più il gruppo continuerà a crescere e lievitare. Il suo apporto in campo e fuori è fondamentale, sebbene per certi versi la squadra - come tale - giochi bene e forse addirittura meglio con Rebic e Leao o con Giroud. Orpelli dei quali si occupa benissimo Stefano Pioli che a sua volta si accinge a firmare il rinnovo del contratto: garanzia di continuità e lievitazione del progetto e delle ambizioni. La sua consacrazione a grande coinciderà con quella del Milan, questione solo di tempo. E neanche tanto. 

A proposito di soste e di Nazionali. Da quando sono nato sento queste lagne: a cosa servono, a chi interessano, i club vengono danneggiati... La Nazionale è un premio, un orgoglio, un valore aggiunto inestimabile, sia quando si vince che quando si perde: il problema non sta nella sua esistenza, ma nei calendari folli elaborati da Fifa e Uefa. Questa è una delle cause più gravi che hanno portato ai malumori da SuperLeague ed è una questione che va affrontata e risolta presto, con serietà e senso di responsabilità perché i piagnistei stancano quasi più delle soste medesime. Quanto agli azzurri di Mancini, farò un tifo d'inferno come sempre per l'Italia e sono convinto che andremo in Qatar. Facendo volentieri a meno di Balotelli.

Infine una constatazione tutt'altro che marginale. Siamo ormai a Natale e ancora Lazio e Salernitana sono di proprietà Lotito, in nome di quel garantismo - per i campani - che serve a nascondere la polvere sotto al tappeto. Un po' come l'operazione che ha portato alla cessione di una quota di maggioranza del Genoa, nei cui quadri risulta ancora Preziosi e alla presidenza è addirittura insediato Alberto Zangrillo, amicissimo di Berlusconi e Galliani (amicissimo di Preziosi) ma soprattutto grande, grandissimo tifoso del Genoa. Peccato che in un editoriale non si possa inserire uno smile. Certo è curioso che una nuova proprietà lasci in sella il cedente e addirittura i suoi amici ai vertici. Ci sarebbe da scavare un po', ma da Yong Hong Li in poi sembra che questi magheggi non interessino più la stampa che conta.

Lunedì prossimo all'"Inferno del lunedì" su MilanTv con Mauro Suma e Mario Ielpo, tra i vari collegamenti sarà ospite l'amico Marco Dell'Acqua, anima e sangue rossoneri. Dopo alcune esperienze letterarie sgorgate dal cuore ("101 motivi per odiare l'Inter e tifare Milan"), Marco ha pubblicato con Laurana il biografico "Sono nato dopo mio figlio", in cui racconta la sua vittoria su un mieloma a quei tempi, quasi 20 anni fa, considerato inguarbile. La fortuna ha accompagnato il suo coraggio ed ora Dell'Acqua rievoca quei mesi terribili e il lungo periodo di battaglia, affrontata con la tenacia di un lottatore vero che chi ama questa squadra conosce per motivi ben più futili. Eppure, la sua passione per il calcio e per il Milan sono stati una grande palestra che lo hanno arricchito di fiducia, ottimismo e la speranza che ci regalano queste spendide pagine.