- Biasiolo: "Mi piacciono Loftus-Cheek e Reijnders. Derby? Non forzerei Giroud, curioso di vedere Jovic e Okafor"

In vista del derby di Milano di domani sera, la redazione di Milannews.it ha contattato telefonicamente in esclusiva Giorgio Biasiolo, icona del Milan tra il 1970 e il 1977. Ecco le sue parole:
Chiudiamo gli occhi e immaginiamo il derby contro l’Inter. Cosa vedi?
“Vedo due squadre fortissime, una contro l’altra. Sarà combattutissima e ricca di qualità su entrambe le sponde”.
È già una partita decisiva in chiave scudetto?
“Con questa domanda, torno indietro al 1971. Il derby si disputò proprio a inizio stagione, come quest’anno. Vincemmo 3-0 e ci esaltammo: pensavamo di avere il campionato in mano. Al ritorno, perdemmo malamente e non vincemmo lo scudetto. Per cui mai abbassare la guardia: chi prevarrà non si sarà già aggiudicato il tricolore”.
Chi è il Biasiolo del Diavolo attuale?
“Nessuno (ride ndr). Scherzi a parte, provo ammirazione per Loftus-Cheek e Reijnders: mi piacciono perché non sono soltanto forti tecnicamente, ma anche fisicamente: non si tirano mai indietro nei contrasti”.
Cosa non ti è piaciuto invece della squadra di Pioli in queste tre partite?
“La fase difensiva. Sono rimasto colpito dall’ingenuità di un calciatore esperto come Tomori: sapeva che la partita successiva sarebbe stata il derby e si è fatto espellere contro la Roma, a match già vinto”.
Nelle dichiarazioni di Maignan riguardo all’incertezza del suo futuro ti sembra di rivivere lo stesso film visto con Donnarumma?
“Mi sembra prematuro. In ogni caso, ormai i calciatori guardano solo all’ingaggio, non più ai sentimenti e alla maglia. Per cui sì, anche Maignan magari potrebbe lasciare il Milan. Chi lo sa”.
Torniamo al derby. Meglio Giroud non al 100% o puntare su Jovic e Okafor?
“Io, fossi in Giroud, non forzerei. Poi, se ha una ricaduta, magari la situazione peggiora e il Milan lo perde per ancora più lungo tempo. E poi sono personalmente curioso di vedere all’opera uno tra Jovic e Okafor, oppure entrambi: da partite come queste puoi capire se un giocatore è realmente da Milan, oppure no”.
Chi lotterà per lo scudetto?
“Metto sullo stesso piano Milan e Inter. Poi c’è anche il Napoli: con Osimhen là davanti non puoi non essere considerato avvantaggiato. Inoltre occhio alla Juve: per lo scudetto, io i bianconeri li considero sempre”.
Che tipo di cammino prospetti da parte del Milan in Champions?
“Il Milan ha una grande tradizione europea. Con questa mentalità e con la squadra attuale, non mi stupirei se risultasse la sorpresa finale della Champions di quest’anno”.

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