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Bonetti: "Milan criticato in modo eccessivo, sta crescendo. Ci sono le basi per il futuro"

ESCLUSIVA MN - Bonetti: "Milan criticato in modo eccessivo, sta crescendo. Ci sono le basi per il futuro"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 14 febbraio 2020, 20:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Dario Bonetti, ex difensore di Milan e Juventus, per parlare dei temi più caldi in casa rossonera.

Come giudica il discusso rigore finale in Milan-Juventus?
"Il problema è la norma, che deve essere chiara. Per me ci vuole un criterio oggettivo, se no si lascerà sempre spazio all'interpretazione e, conseguentemente, alla polemica. Serve una norma oggettiva, ad esempio che venga stabilito che tutti i tocchi in area con la mano, indipentemente da volontarierà o congruità di movimento, che impediscono ad un tiro di andare verso lo specchio della porta, devono essere puniti con il calcio di rigore".

Si aspettava una reazione così forte del Milan dopo la batosta del derby di pochi giorni fa?
"Il Milan anche nel primo tempo con l'Inter aveva fatto molto bene. Perciò si trattava di dare continuità all'intensità con cui ha giocato nel derby. Si vede che è una squadra che sta crescendo sotto tutti i punti di vista, anche come convinzione. Il Milan è stato criticato in maniera anche eccessiva negli ultimi tempi. E' vero che con l'Atalanta ha preso una bambola colossale e quella partita ha avuto qualche ripercussione per un periodo di tempo. Però il Milan è una squadra che la qualità ce l'ha, anche se non ovviamente per vincere lo Scudetto. Le basi per costruire qualcosa per il futuro ci sono".

Quanto c'è di Ibrahimovic in questa crescita dei rossoneri?
"Tanto, sotto tutti i punti di vista, sia tecnico che mentale. Con la mole che ha, più gioca e più entra in forma e maggiormente sarà dinamico. Potrà aggiungere colpi ed essere un valore aggiunto per la squadra sempre di più. Il Milan oggi se gioca in questa maniera è anche grazie al fatto che abbia davanti un attaccante che sa tenere palla, non la perde e che dà il tempo di inserimento alle seconde linee".

E' sorpreso di come Ibrahimovic abbia trasformato il Milan in poco più di un mese?
"Saper giocare a calcio è come saper andare in bicicletta, non ci si può dimenticare come si fa. Il problema è la condizione fisica e lui è sempre stato un superman in questo e, di conseguenza, non c'erano dubbi che potesse essere un valore aggiunto per questa squadra".

Rischia di essere un'arma a doppio taglio la dichiarazione di Maldini sulla qualificazione in Champions ancora possibile?
"Sì, però c'è anche da dire che la prima regola è crederci. Se uno non ci crede, non potrà mai trasformare in realtà i propri desideri. Poi, è chiaro che l'Atalanta abbia una o due marce in più, avendo segnato più gol di tutti e avendo tanti giocatori forti in fase offensiva. I conti, però, si faranno alla fine ed è giusto non mollare e crederci".