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Cantamessa: "Poche volte Milano ha festeggiato così. L’acquisto di Kalulu è il manifesto dello scudetto"

ESCLUSIVA MN - Cantamessa: "Poche volte Milano ha festeggiato così. L’acquisto di Kalulu è il manifesto dello scudetto"MilanNews.it
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venerdì 27 maggio 2022, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Peppe Gallozzi

Cantamessa: “Poche volte Milano ha festeggiato così. L’acquisto di Kalulu è il manifesto dello Scudetto. Chi sostituirà Kessiè? Pobega mi piace…”

Il noto avvocato Leandro Cantamessa ha risposto ai microfoni di MilanNews.it per parlare dell’attualità rossonera dopo la vittoria del diciannovesimo Scudetto.

Avvocato Cantamessa, da tifoso possiamo immaginare la sua felicità

“Ho già confessato a qualche amico che questo Scudetto, emotivamente, ha solo due equivalenti. Il primo, nella stagione sportiva 1961-1962, quando acquisì la consapevolezza di essere un tifoso del Milan accanto a mio padre che mi portava alla partita. Il secondo la vittoria in Champions League con la Steaua Bucarest a Barcellona”

Una gioia che derivava dalla paura di non farcela?

“Lo dico con estrema franchezza. Ho sempre avuto paura temendo qualche situazione che potesse compromettere un cammino incredibile della squadra. Figuratevi che anche dopo lo 0-3 di Reggio Emilia mi sono rivenuti in mente i fantasmi della finale di Istanbul contro il Liverpool. Con il passare dei minuti poi ho iniziato a crederci ma nelle settimane precedenti cercavo, dentro di me, di reprimere il desiderio e la speranza di un risultato magnifico”.

Qual è secondo lei l’immagine di questo Scudetto?

“Partiamo dal presupposto che Paolo Maldini e Ricky Massara hanno fatto qualcosa di straordinario. Nel calcio le cantonate esistono, e ogni stagione si possono prendere, ma prendere un giocatore come Kalulu è manifesto di estrema competenza. Kalulu è stato visto, seguito, non aveva esperienze rilevanti prima e ha vinto uno Scudetto. Vuol dire riconoscere qualità intrinseche in un calciatore. Così come Maignan che però un po’ di storia alle spalle l’aveva. Poi è chiaro il contributo dei Tomori, dei Tonali, dei Leao va per forza menzionato giusto per citare tre nomi”.

Ricordava una Milano così festante per un tricolore?

“Difficilmente l’avevo vista così. Probabilmente mai. C’è stato un insieme di cause che ha portato a far esplodere una gioia così grande. I tanti anni che non si vinceva, il testa a testa con l’Inter, la paura e il pensiero di non farcela. Alla fine i tifosi hanno liberato la loro gioia. La miscela ha creato qualcosa di veramente esplosivo”.

Sul mercato, sempre da tifoso, cosa si sente di dire?

“Ho massima fiducia in chi lo condurrà, intanto serve un sostituto di Kessiè e non sarà facile”.

C’è un giocatore che le piace?

“Pobega mi piace molto, vedremo”.