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Ielpo: "La stagione del Milan è da 8 in pagella. Donnarumma è sulla strada per diventare uno dei più grandi"

ESCLUSIVA MN - Ielpo: "La stagione del Milan è da 8 in pagella. Donnarumma è sulla strada per diventare uno dei più grandi"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 5 agosto 2020, 16:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Andrigo

Intervenuto ai microfoni di Milannews.it, l'ex portiere rossonero Mario Ielpo ha commentato la stagione rossonera e quella dei suoi protagonisti appena conclusasi. Queste le domande e le risposte: 

E' stata una stagione a due facce per Milan. Che voto si sente di dare alla squadra rossonera e perchè?

"Alla squadra darei 8 perchè il rendimento è stato importante e per la costruzione che era stata fatta della rosa. Ha inciso come ha concluso la stagione, come è ripartita dopo il lockdown ma anche qualche partita prima della lunga sosta per il Coronavirus. La squadra è stata eccezionale perchè tutti i giocatori sono migliorati e che non abbia dato tutto sè stesso. Gli stessi Bonaventura e Biglia destinati alla partenza, nonostante qualche errorino, hanno mostrato grande impegno e determinazione. Nonostante i travagli della stagione, i giocatori sono stati encomiabili. Spesso critichiamo i calciatori ma ora meritano i complimenti perchè hanno giocato ogni tre giorni mettendo a repentaglio la loro incolumità. Nonostante qualche infortunio nel finale, la squadra ha mostrato una grande integrità fisica."

La rinascita del Milan post Covid-19 è dovuta maggiormente al merito di Pioli o all'impatto di Ibrahimovic?

"Pioli ha avuto un grandissimo merito. E' stato l'uomo giusto per mettere a tacere le polemiche e le voci che hanno travolto il Milan da gennaio in avanti. Tutte le voci su Rangnick, Maldini e Boban non hanno aiutato la squadra e lui è stato l'uomo ideale per carattere per affrontare situazioni difficili. Ibrahimovic ha grandissimo merito non solo in campo, con prestazioni da campione, ma grazie anche ad un cambio di mentalità in tutta la rosa facendo capire che non bisogna vivere alla giornata ma avere obbiettivi importanti da grande squadra."

L'impatto di Ibrahimovic e la leadership mostrata dallo svedese l'hanno stupita?

"Non c'era alcun dubbio sul suo rendimento. Fisicamente ha subito mostrato di essere al top nonostante sia dotato di un fisico che, con il passare degli anni, rischia di far perdere un po' di brillantezza. La potenza è rimasta pressochè uguale, ha perso un po' di rapidità ma nel calcio si può arrivare con la testa dove non arrivano i piedi. Con le sue abilità e con la sua intelligenza può ancora restare ad alti livelli. Quello che mi ha sorpreso è stata la serenità e la spensieratezza mostrata: non ha mai praticamente litigato con l'arbitro, quando riprendeva i compagni era deciso ma senza cattiveria mostrando sempre positività"

Chi potrebbe essere considerato il top e il flop della rosa rossonera in questa stagione?

"Tra i giocatori dell'anno potrei citare Donnarumma. E' il giocatore più forte della rosa che ha mostrato una crescita costante. Negli anni precedenti ha avuto qualche alto e basso e alcune incertezze mentre ora è impeccabile. Quando all'inizio era stato convocato in nazionale non mi sentivo totalmente sicuro perchè mi sembrava ancora acerbo mentre ora mi sentirei più che tranquillo. E' il portiere giusto per grandi competizioni. Tra i giocatori inaspettati che hanno reso al di più delle aspettative, sicuramente Kjaer che è stato preso come ripiego ed è invece diventato il cardine della difesa insieme a Romagnoli. Un giocatore che potrebbe dare sicuramente di più è Leao che ha buoni mezzi ma deve ancora migliorare molto. Quelli che hanno fatto flop sono stati i giocatori venduti a gennaio. Il Milan è cambiato molto con le cessioni: siamo partiti con Suso e Piatek e abbiamo concluso con Ibrahimovic e Rebic."

Donnarumma lo hai identificato come uno dei protagonisti della stagione rossonera. Può diventare uno dei più grandi se non il più grande nel ruolo di portiere?

"Questo si può dire solo a carriera finita. Questa stagione è stata contraddistinta da prestazioni eccezionali, fatta di tante parate e tanti rigori respinti. Molto dipende dalla testa che in Donnarumma mi sembra ben collegato. L'unico rischio che potrebbe correre è quello di appesantirsi un po', deve sempre avere voglia di migliorarsi e di raffinare le proprie prestazioni. Al momento mi sembra sulla strada di Buffon, di certo non gli manca nulla per diventarlo."

Guardando alla prossima stagione, dove il Milan deve migliorare e da quali giocatori deve ripartire?

"Deve ripartire da quella spina dorsale centrale che ha fatto la differenza sin qui. Da Donnarumma, Romagnoli, Kjaer, Bennacer, Kessiè oltre a Theo e l'attacco. A destra ci potrebbe essere qualche cambiamento con l'acquisto di un terzino destro forte. Gli altri giocatori poi devono essere dei buoni gregari capaci di inserirsi bene negli schemi della squadra come, per esempio, Saelemaekers. Il belga è un ottimo giocatore che se lo metti in una squadra che funziona, se lo collochi in una squadra che non funziona chiaramente cominciano a intravedersi dei difetti. Se lo schema della rosa è funzionante, i risultati arrivano da sè"