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Jacobelli: "Molti dovrebbero seguire il messaggio del Milan. Maldini, stile rossonero"

ESCLUSIVA MN - Jacobelli: "Molti dovrebbero seguire il messaggio del Milan. Maldini, stile rossonero"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 12 novembre 2021, 18:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Andrigo

La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport. Con lui abbiamo parlato dell'attualità rossonera, a partire dallo stato di forma della squadra e di alcuni singoli rossoneri. Ecco le sue parole: 

10 vittorie e 2 pareggi raccontano le prime 12 giornate del Milan. Con chi si giocano lo scudetto i rossoneri?

"Dopo 12 giornate la classifica dice con il Napoli e con l'Inter ma è ancora troppo presto per i pronostici con 78 punti a disposizione. Un fatto è certo: il Milan merita questa posizione e quando una squadra vince 10 gare, ne pareggia 2 e ha questa qualità di gioco fa bene a sperare. In Champions League la qualificazione è appesa ad un filo ma il Milan gode di molti attenuanti. Dopo 7 anni di assenza, con una squadra così giovane è normale che il Milan paghi un pedaggio di inesperienza. L'esperienza europea è ugualmente positiva perchè serve e servirà ai giocatori e se la squadra continuerà così l'anno prossimo si ripresenterà alla competizione con un anno di esperienza in più"

Qual è l'aspetto che l'ha maggiormente sorpresa del Milan?

"L'unità del gruppo e la solidità della rosa costruita da Pioli. Questo è un merito che va all'allenatore e mi fa piacere che vada verso una conferma a lunga gittata del suo contratto. Pioli se lo merita perchè dalla sconfitta con l'Atalanta, l'allenatore emiliano ha rilanciato la squadra, ha riportato il club in Europa e ha lanciato giovani interessanti. I meriti vanno a lui, a Maldini a Massara che sul mercato sono stati strepitosi e di Gazidis che nonostante si stia battendo con la malattia che tutti sappiamo ha dato un impulso formidabile. Se il Milan in un anno ha dimezzato le perdite come testimonia l'ultimo bilancio ufficiale, vuol dire che è stato fatto un grande lavoro anche a livello amministrativo"

Come giudica il modus operandi del Milan in materia di rinnovi?

"Il modus operandi del Milan è perfetto. Hanno lanciato un messaggio forte e chiaro con tutto il rispetto degli interlocutori che hanno il sacrosanto diritto di fare le scelte più opportune per il loro futuro. Il messaggio lanciato dal Milan è forte e chiaro e mi auguro che molte altre società seguano questa strada: il calcio ai tempi della pandemia impone una drastica riduzione dei costi e non ci sono compromessi in questo senso. Se ne devono rendere conto anche i giocatori che pensano di vivere su un altro pianeta"

Qual è il giocatore del Milan che farà la differenza in questa stagione?

"Sono diversi gli uomini che potranno fare la differenza. Non si può non citare Ibrahimovic che è l'uomo in più in campo e fuori dal campo ed è il faro del Milan. E' un giocatore straordinario, a 40 anni ha ancora voglia di giocare e questo si denota dal suo linguaggio del corpo. E' un punto di riferimento per i compagni. Io mi aspetto molto da Leao che potrà crescere durante il campionato. Ha un talento cristallino e sotto la guida di Pioli si sta affermando ad alti livelli. Mi fa molto piacere poi vedere il Tonali del Brescia, non solo perchè Tuttosport lo ha insignito del golden boy ma perchè sta dimostrando i suoi livelli di rendimento altissimi. Si è guadagnato la convocazione in Italia, meritatissima e che dimostra che può essere considerato tra i migliori centrocampisti italiani"

Ha ricordo di altri giocatori rossoneri incisivi a 40 anni come Ibrahimovic?

"Il ricordo va a Costacurta, un altro campione di longevità. Poi non si può non citare Maldini che sta confermando, come dirigente, l'esperienza dimostrata in campo e le sue qualità. Paolo ha saputo reagire alle critiche affrettate e ingenerose mostrate nei suoi confronti nei primi mesi della sua esperienza da dirigente. Nessuno nasce imparato come dice Edoardo De Filippo e per questo non avevo dubbi che sarebbe riuscito ad affermarsi anche in questo ruolo. Ciò che conta è lo stile. Non è mai sopra le righe, non è mai stato polemico anche nei giorni più roventi del recente passato. Ha dimostrato l'inconfondibile stile Milan"