esclusiva mn

Marelli: "Rigore Milan giusto, non c'era per il Cagliari. Romagnoli giallo sbagliato"

ESCLUSIVA MN - Marelli: "Rigore Milan giusto, non c'era per il Cagliari. Romagnoli giallo sbagliato"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 20 gennaio 2021, 10:00ESCLUSIVE MN
di Antonio Tiziano Palmieri

L’ex arbitro Luca Marelli, è stato intervistato in esclusiva dalla nostra redazione per commentare gli episodi più discussi di Cagliari-Milan, match finito 0-2 per i rossoneri, giocato ieri sera e valido per la 18esima giornata della Serie A 2020/2021. Ad arbitrare l’incontro è stato il Signor Rosario Abisso della sezione di Palermo. Ecco le parole di Marelli.

Cosa ne pensa del rigore a favore del Milan, c’era o era generoso?

“Il rigore per il Milan in campo c’è sempre e su questo non ci sono dubbi. Su 100 arbitri in campo, 99 avrebbero fischiato il calcio di rigore. Poi rivendendolo, a livello puramente moviolistico, qualche dubbio viene, ma se parliamo di campo il rigore c’è. La spinta di Charalampos Lykogiannis su Zlatan Ibrahimovic non è una grande spinta, e oggettivamente c’è anche un mezzo fallo dello svedese perché va con il gomito alto fra collo e spalla del giocatore del Cagliari. Rivisto alla moviola questo rigore si poteva anche non dare, ma dal campo lo si dà sempre”.

Un parere sul rigore chiesto dal Cagliari?

“Sull’episodio di Ibrahimovic, Abisso aveva informazioni scarse, nel senso che il gomito fra collo e spalla non poteva vederlo. Ha visto la spinta, ha interpretato perché era piuttosto lontano dato che era un’azione in profondità. Quella del Cagliari invece è un’azione più statica che si è sviluppata sulla fascia con tutti i giocatori all’interno dell’area. Abisso era posizionato perfettamente e ha avuto tutti gli elementi a disposizione. Ha visto sia la spinta di Brahim Diaz, che la trattenuta di Riccardo Sottil. Perciò, ha deciso giustamente, di non assegnare il calcio di rigore perché erano due falli reciproci, e penalizzare o uno o l’altro, sarebbe stato eccessivo”.

Dell’ammonizione di Alessio Romagnoli che gli costerà la squalifica nella prossima partita contro l’Atalanta cosa mi dice?

“È sbagliata. Romagnoli ha commesso un fallo, ma è un fallo normale. Non c’è ammonizione ogni volta che c’è un contrasto aereo. Romagnoli ha preso posizione con un fallo perché ha utilizzato troppo il braccio sinistro impedendo a Giovanni Simeone di saltare e provare a controllare il pallone, ma non c’è ammonizione perché c’è soltanto un appoggio del braccio fra collo e spalla”.

Romagnoli quest’anno in Serie A ha preso 5 ammonizioni sui 12 falli commessi. C’è una spiegazione o è solo una casualità essendo lui anche il capitano del Milan?

“Dovrei vedere gli episodi, i numeri dicono tanto ma possono dire anche niente. Non so i motivi delle ammonizioni e i falli che ha commesso. Non so neanche se le ammonizioni sono tutte per falli o anche per proteste. In ogni caso, in campo il capitano non è autorizzato a protestare. Può parlare con l’arbitro, ma se protesta viene ammonito come tutti”.

Il doppio giallo in pochi minuti ad Alexis Saelemaekers?

“Il primo è un fallo imprudente abbastanza evidente, non c’è l’ipotesi di cartellino rosso perché non c’è velocità. Il contatto è pericoloso e l’ammonizione è quasi banale. Sul secondo episodio, per la dinamica e per la situazione di campo, se l’arbitro fischia fallo, l’ammonizione non solo è automatica, ma anche codificata. Si tratta di azione potenzialmente pericolosa perché ci sono 5 giocatori della squadra attaccante, in questo caso il Milan, oltre la linea della palla. Per forza di cose la difesa è scoperta, e perciò che sia a 80 metri dalla porta o a 40 metri, non cambia niente. Stiamo parlando di azione potenzialmente pericolosa e non chiara occasione da gol. Anche in questo caso il giallo è automatico”.