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Pancaro: "Milan, l'assenza di Ibra pesa. Romagnoli? Recuperi il terreno perduto"

ESCLUSIVA MN - Pancaro: "Milan, l'assenza di Ibra pesa. Romagnoli? Recuperi il terreno perduto"
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 24 aprile 2021, 19:30ESCLUSIVE MN
di Redazione MN.

Pippo Pancaro, ex difensore di Lazio e Milan, si è così espresso in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it in vista della sfida di lunedì tra biancocelesti e rossoneri: "È uno scontro diretto per la Champions e chi non può assolutamente permettersi di sbagliarlo è la Lazio essendo attardata in classifica. Contro il Napoli, Immobile e compagni hanno giocato una brutta partita; prima, però, venivano da una serie di risultati positivi e da ottime prestazioni, quindi non penso che la sconfitta contro la squadra Gattuso abbia tolto certezze. Certamente la Lazio è consapevole che sia una partita che non può non vincere".

Si può dire, invece, che il Milan arriva a Roma avendo perso, soprattutto a causa degli assenti, qualche certezza in più?

"Sicuramente il dato dei punti in trasferta è confortante per il Milan, ma l'assenza di Ibrahimovic sta pesando molto sulle prestazioni e, soprattutto, sui risultati della squadra. Con il suo rinnovo, tra l'altro, ha dimostrato di poter essere - e lo è - ancora decisivo sul campo e di poter trascinare il gruppo con la sua mentalità vincente, essendo un leader sia dal punto di vista tecnico che caratteriale".

Da ex del ruolo è convinto del parco difensori centrali a disposizione di Pioli?

"Penso che i tre difensori centrali del Milan (Kjaer, Tomori e Romagnoli, ndr) siano tre grandi giocatori. Tomori è stato un acquisto azzeccatissimo e il fatto che sia preferito a Romagnoli, che io reputo uno dei migliori difensori italiani, è per caratteristiche: l'inglese è molto veloce e, con lui, puoi giocare con la linea alta puntando sulla sua capacità di recupero".

Consiglierebbe a Romagnoli, nel caso non riuscisse a riscattarsi nel Milan, di tornare nella 'sua' Lazio?

"Penso che - e lo dico per esperienza diretta - quando tu sei al Milan non devi mai andar via, a meno che non ti caccino... Anzi, devi cercare di recuperare il terreno che hai perduto".

Come valuta il progetto Milan avviato con Maldini e Massara?

"Il progetto è sicuramente positivo. Sono contento che Maldini stia ottenendo questi risultati: il calcio italiano ha bisogno di persone come lui sia per qualità morali che per capacità professionali. Il Milan, nell'ultimo periodo, è una tra le squadre che si è mossa meglio sul mercato, acquistando giovani di qualità e di prospettiva. Il progetto a me piace; poi è ovvio: il primo giudice è il risultato e il piazzamento in Champions per il Milan sarà importantissimo per continuare su questo progetto tecnico.

Riuscirà il Milan a qualificarsi in Champions League?

"Ci sono in questa lotta cinque squadre per tre posti. Le due che hanno avuto più continuità nell'arco del campionato sono Milan e Atalanta e, per quanto fatto fino ad oggi, meriterebbero di qualificarsi. Ma poi c'è la Juve, c'è il Napoli che è in ripresa, la Lazio stessa che mi auguro possa rientrare e qualificarsi nonostante sia un po' attardata. È difficile da prevedere oggi perché ci sono tanti punti in palio e le squadre sono tutte lì: saranno decisivi gli scontri diretti".