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Repice: "Impossibile che il Milan si riduca a così poco. Non capisco perchè Li non abbia venduto"

ESCLUSIVA MN - Repice: "Impossibile che il Milan si riduca a così poco. Non capisco perchè Li non abbia venduto"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 8 luglio 2018, 22:25ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Thomas Rolfi

Ancora immerso nelle vicende societarie, il Milan tornerà domani sul campo di Milanello, con il raduno e l’inizio ufficiale della preseason. Per parlare del momento rossonero, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Francesco Repice, giornalista di RadioRai.

Che idea si è fatto della situazione intorno al Milan?Elliott diventerà proprietario del club ma non so fino a che punto abbia interesse nel tenerlo. Immagino che sarà lui a trattare con chi vuole acquistarlo, Commisso prima di tutti. Sono cose che viaggiano talmente alte che è complicato anche riunire le idee e capire quanto sta succedendo. Mi chiedo come mai Li sapendo di non restituire i famosi 32 milioni di euro non abbia venduto immediatamente a chi voleva comprare il Milan. Sono cose talmente complicate che passano sopra le nostre teste, il proprietario cinese del Milan avrà avuto i suoi motivi ma io non li capisco”

Parlando di campo, domani inizierà il raduno. Gattuso secondo te si aspettava una situazione di questo tipo? “Si trova su una delle panchine più prestigiose del mondo. La situazione del Milan non durerà in eterno. La cosa importante è non chiedere a Gattuso, da parte dei tifosi soprattutto, posizioni in classifica mirabolanti, Champions League o altro. La squadra deve accontentarsi di un campionato di transizione per provare a fare qualcosa a gennaio ma ci sono squadre, tra Roma, Juve, Napoli e Inter, che stanno facendo un mercato clamoroso e non vedo come il Milan possa tenere il passo in questo momento”

Secondo lei, come ha detto Mirabelli, per il Milan sarebbe meglio non cedere nessuno e ripartire dalla squadra attuale, piuttosto che puntare su giocatori di prospettiva ma accompagnati da incognite? “Io credo che comunque Mirabelli un ragionamento lo faccia, magari anche per quietare la piazza. Il ragionamento ha un suo fondamento. Mantenere l’ossatura di una squadra che si conosce bene e ha lavorato un po’ di tempo con l’allenatore, magari potrebbe essere un vantaggio. Si tratta di un modo intelligente, e con un suo fondamento logico, di quietare la piazza rispetto alle campagne acquisti che stanno facendo gli altri. Mi risulta la pressione del Napoli su Di Maria, la Roma ha comprato nove giocatori, rinunciando solo a Nainggolan preso dall’Inter, della Juventus non ne parliamo con la possibilità di acquistare Ronaldo. Il Milan rimane molto lontano”.

Che parere si è fatto sui Mondiali dei milanisti? “Mi sembra di capire che sia stato un mondiale dal punto di vista tecnico poverissimo. Se escono Brasile, Argentina, Germania, Spagna, Uruguay, l’Italia che non partecipa, il Portogallo, il Mondiale non è un grande Mondiale. Quindi, che i giocatori del Milan non abbiano giocato bene può essere un particolare. In chiave mercato il discorso è diverso, Bacca ha sbagliato il rigore, Zapata non si è visto, Kalinic è stato rimandato a casa. Non è stato un gran mondiale per i giocatori del Milan”

Infine, un ultimo parere sul momento milanista: “Credo che dalle stagioni sfortunate, che cominciamo male e proseguono così ci sarà una rinascita. Il Milan deve andare in mani molto sostanziose. In un modo o nell’altro, il Milan cadrà in piedi perché il calcio mondiale ha bisogno del Milan, non si può stare con un Milan così che non può essere questo. Deve tornare quello che è sempre stato. Credo che da qui a poco i tifosi rossoneri possano tornare a gioire. È impossibile che un club come questo debba ridursi a così poco. Tra poco le cose cambieranno e qualcuno smuoverà la situazione, dando la spallata decisiva a una fase che non può continuare più di tanto”