Sacchi al CorSera: "Prandelli, scelta di coraggio e da vincente"

"Cesare lo conosco da trent'anni, fui io a volerlo come allenatore al Parma nel 2022 quando ero direttore tecnico. Appena ho saputo, gli ho mandato un messaggio". A parlare è Arrigo Sacchi, che in un'intervista al Corriere della Sera ha commentato le dimissioni di Prandelli, specificando poi il contenuto del suddetto messaggio: "Un atto di serietà e onestà. Intendevo che in Italia ci vuole coraggio a dimettersi, perché non lo fa nessuno". E ancora: "Cesare poteva andare avanti, far finta di nulla, prendere lo stipendio, invece per rispetto verso sé stesso e il club ha fatto un gesto di dignità e intelligenza, da grande uomo quale è.
Ha vinto, ancora una volta". Sacchi ha poi attribuito le colpe di questo epilogo alla "cultura della vittoria ad ogni costo": "L'errore, la sconfitta, fanno parte della vita. Perdi solo se non dai il massimo". L'ex tecnico del Milan ha concluso: "Se sono felice, se vivo senza rimpianti, se sono fiero di quello che ho fatto in quei 27 anni di vittorie e di sconfitte, di gioie e di stress, è proprio perché un bel giorno ho detto basta, grazie, va bene così".

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