Sacchi: "Milan, devi crescere"

Sacchi: "Milan, devi crescere"MilanNews.it
© foto di Chiara Biondini
venerdì 18 gennaio 2019, 15:02Gli ex
di Enrico Ferrazzi

Questo il commento di Arrigo Sacchi, ex allenatore rossonero, dopo la Supercoppa tra Juventus e Milan: "Tutto come da copione: in Supercoppa italiana vince la Juventus sul Milan dopo un primo tempo noioso e bloccato dal tatticismo e dalla paura. La ripresa è stata più vivace, ma sempre con le emozioni ridotte al minimo. La Juventus è una grande squadra che interpreta il calcio con scarso ottimismo e grande pragmatismo, sfrutta prevalentemente le opportunità che gli avversari concedono e le qualità e la determinazione dei propri campioni. Fedeli al proprio motto 'Conta soltanto vincere', i bianconeri raramente eccedono in generosità, coraggio e bellezza. Se la squadra leader incontrastata del campionato italiano disconosce certi valori, difficilmente il nostro movimento si evolverà e avrà un futuro roseo. Per il bene del calcio italiano spero di sbagliarmi, ma non credo che questa sia la strada giusta per migliorarsi e avere successo a livello internazionale. I bianconeri, attenti in difesa e cinici in attacco, non sprecano energie: massimo risultato con minimo sforzo. Concedono poco allo spettacolo, sembrano una fuoriserie con il freno a mano tirato, tanto vincono lo stesso, specialmente in Italia, in Europa un po’ meno. I rossoneri di Gattuso hanno lottato con generosità, hanno sopperito all’assenza di Suso e alla condizioni precarie di Higuain, sono stati anche sfortunati e hanno colpito una traversa. Hanno dato tutto quello che potevano, pur commettendo qualche errore di troppo con le rifiniture e in fase difensiva, dove si sono mossi troppe volte disgiuntamente, come in occasione del gol juventino, dove la difesa era statica e non allineata. Così difficilmente si forma un reparto che aiuti e raccordi i singoli. Le squadre italiane che affrontano i bianconeri non posseggono la loro storia e tanto meno la maturità e la qualità dei loro singoli. Possono avere successo soltanto attraverso un’organizzazione e un’idea di gioco che compensino lo strapotere individuale fisico, tecnico e caratteriale degli uomini di Allegri.

Max è un grande tattico e gestore che può essere messo in difficoltà solamente con la strategia del gioco, che sarebbe uno dei limiti degli juventini. I milanisti sono andati oltre le aspettative, anche se il loro calcio è a volte scolastico e necessita di tempi di gioco più efficaci con sfruttamento maggiore degli spazi. In fase difensiva, la mancanza di compattezza non consente il pressing, che aiuterebbe i propri difensori e favorirebbe le ripartenze. Gli juventini forse hanno sofferto il caldo più dei rossoneri, così sono stati incerti nella gestione degli ultimi 20 minuti nonostante la superiorità numerica. Sono apparsi meno in forma e determinati del solito. Szczesny ha iniziato con un’uscita a vuoto, Cancelo è stato bravo in fase offensiva ma disattento in fase difensiva, splendido come al solito l’insuperabile Chiellini, un vero trascinatore. Travolgente Douglas Costa ma non continuo, tutti gli altri poco brillanti, compreso il fenomeno Cristiano Ronaldo, che ha ricevuto pochi palloni e alla fine è stato comunque decisivo. Per i rossoneri da biasimare Kessie per l’espulsione, da elogiare Bakayoko, Calabria e Cutrone, che potrà avere un’ottima carriera sempre che la presunzione non ne offuschi il brio e la generosità. Il gruppo milanista potrà crescere ulteriormente se acquisirà la volontà e la modestia che posseggono gli juventini. Nella speranza di assistere in futuro a spettacoli calcistici più divertenti ed emozionanti, in bocca al lupo a tutti. P.s. Buono l’arbitraggio, anche se Banti forse avrebbe dovuto essere meno sicuro sul rigore reclamato dai rossoneri. La Var c’è, sia usata per tutti".