LA LETTERA DEL TIFOSO: "Rangnick, perchè parli del Milan?" di Gianfranco

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Rangnick, perchè parli del Milan?" di GianfrancoMilanNews.it
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mercoledì 23 settembre 2020, 23:12La lettera del tifoso
di Redazione MilanNews
fonte scrivi a laletteradeltifoso@milannews.it

Salve popolo rossonero, 

Essere sempre e comunque la squadra italiana più vincente di tutti i tempi, può,e sicuramente, da' fastidio a chi di vittorie europee ed internazionali ne ha viste col contagocce.

Ammesso che da anni il Milan non vince e primeggia, le altre società non riescono ad arrivare a noi, tranne  una a superarci per titoli nazionali. Non voglio fare paragoni inutili, il Milan di oggi è un bel mix tra giocatori soprattutto giovani e qualche giocatore esperto. Ma viene da sorridere quando un certo signor Rangnick esprime opinioni personali sul Milan e su giocatori tesserati con la nostra società!

Partiamo dal presupposto che riconfermare mister Pioli è stato il primo sigillo della squadra, avendo ottenuto belle vittorie che non si vedevano da tempo, anziché puntare allo sbaraglio e ricominciare tutto da capo, in tutti i sensi, è stata premiata la continuità! Come riconfermare un grande centravanti come Ronaldo il fenomeno,Marco Van Basten e Batistuta...un certo Zatlan Ibrahimovic , ebbene proprio lui, per quanto riguarda il signor Rangnick, sarebbe stato il  primo giocatore da eliminare dalla squadra! 

Poverino caro mister non pervenuto (fortunatamente) da noi...grazie ad Ibrahimovic il Milan non solo gode dei suoi goal ed assist, ma ci assicura una figura fondamentale a fare legna per tutti i suoi compagni! A livello di impegno !

In campo la differenza la fanno i fuoriclasse!

E se riusciamo a fare lo scambio Depay con Paquetà pagando i suoi 5 milioni di stipendio annui...per questo anno farebbe l'esterno di destra  il prossimo anno sostituirebbe Ibra, ma la ciliegina in difesa sarebbe Milenkovic con uno sforzo da parte di Elliot...non saremo da Champhinos, ma da scudetto!

Con buona pace di Rangnick! Di cui noi possiamo benissimo farne a meno!

Gianfranco da Brindisi