Messias, parla il primo presidente: "Sembra quasi la storia di Aristoteles nella Longobarda"

Messias, parla il primo presidente: "Sembra quasi la storia di Aristoteles nella Longobarda"MilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 26 novembre 2021, 11:40Le Interviste
di Enrico Ferrazzi
fonte tuttomercatoweb.com

La favola di Junior Messias fa ancora parlare, a due giorni dal gol decisivo a Madrid contro l'Atletico di Simeone. A Tuttosport ne tesse le lodi il suo primo presidente italiano: Luigi Appierto. I primi giorni al Casale li ricorda così: "Nel 2015 ero diventato presidente da poco, avevo già fatto un’impresa a portare un professionista come Ezio Rossi a Casale, che all’inizio mi schivava. Poi ci siamo conosciuti e da lì è nato un bel rapporto. "Rossi viene da me e mi dice: “Presidente, dobbiamo prendere Junior. E’ un ragazzo di cui sono sicurissimo, non se ne pentirà.

Al Fossano gli hanno proposto 600 euro al mese, ma noi dobbiamo fare di più”. Il mister mi dice che per prenderlo bisogna dargli 1500 euro al mese, non certo briciole in Eccellenza, così può pensare solo al calcio: mi sono semplicemente fidato. Dal momento in cui l’ho guardato negli occhi tutto mi è apparso più chiaro: Junior aveva sempre la testa bassa, non diceva una parola ed era timidissimo. Ragazzi molto più scarsi di lui pensavano di essere dei fenomeni, ma lui no: aveva paura di farci fare brutta figura ingaggiandolo. Sembra quasi la storia di Aristoteles nella Longobarda di Oronzo Canà, ma stavolta non era un film: Messias era dominante in Eccellenza, un tassello decisivo per l’organizzazione di gioco che aveva dato Ezio Rossi. Ogni pallone che Junior calciava diventava oro, soprattutto su punizione: mi ha fatto vivere un anno straordinario a Casale".