Vrenna (ex DG Crotone): "Messias non andava scoperto, ma solo trovato. È in continua crescita"

Vrenna (ex DG Crotone): "Messias non andava scoperto, ma solo trovato. È in continua crescita"MilanNews.it
giovedì 9 settembre 2021, 18:36Le Interviste
di Manuel Del Vecchio

Raffaele Vrenna, ex DG del Crotone, è stato intervistato da Carlo Pellegatti (intervista disponibile sul canale YouTube del giornalista) a proposito di Junior Messias, passato dalla squadra calabrese al Milan nell'ultima sessione di mercato. Queste tutte le sue dichiarazioni sul calciatore brasiliano: “Junior non andava scoperto, andava solo trovato. Ha fatto tutto lui, il 99% del lavoro è stato merito di quello che ha fatto lui nella vita. Ha lavorato tanto per arrivare dov’è arrivato, sono orgoglioso di aver contribuito nel mio piccolo, insieme al Direttore della Pro Vercelli Alex Casella, a questo grande traguardo. È un giocatore che fino a tre anni fa giocava nei campionati minori, tra qualche settimana andrà in trasferta col Milan in Champions. È un grande orgoglio questo per me”.

Spiegami che combinazione è stata quella di andarlo a vedere e scoprire. Cosa sono le cose che ti sono piaciute di più? “La combinazione sicuramente è quella che il Crotone non è una società che può fare spese faraoniche essendo stata una società a conduzione familiare e non blasonata come altre, si deve fare di necessità virtù. Vanno trovati talenti anche nei campionati italiani, ed è quello che ha iniziato a fare il Crotone da quando sono entrato io in società sei anni fa. L’amicizia col direttore Casella è stata importantissima, nasce questa amicizia 5 anni fa e durante una partita, mentre trattavamo due giocatori francesi, vediamo Junior. In quella partita segnò un gol bellissimo, e da lì è nata questa collaborazione e anche questa amicizia a cui sono molto legato. In partita mi innamorai delle sue giocate. Messias ha uno strappo importante, ha quel cambio di passo che difficilmente si trova. È un giocatore a tutto tondo. A Crotone mister Stroppa l’ha valorizzato tanto. All’inizio era un po’ grezzo e gli ha dato tanta qualità. L’ha fatto giocare sia da mezz’ala che di fianco a Simy. Al Crotone ha fatto la differenza sia in Serie B che in Serie A”.

In cosa è cresciuto Messias da allora? “È in continua crescita, il Milan è la sua prova di maturità. Secondo me ci arriverà pronto perché ha fatto i percorsi giusti. Messias ha già detto che farà ricredere i tifosi. Ma al Milan è già successo con Bennacer dall’Empoli, non è detto che da una società piccola si prenda per forza un giocatore minore. Poi il Milan ha una rosa ampissima e ha una grande scelta”.

Lo vedi bene come 10 o è uno da fascia destra? “Mi permetto di dire che secondo me anche da trequartista può fare una bella figura, ha tanta qualità e può farlo tranquillamente. Arriverà in un gruppo importante e si darà da fare il doppio degli altri. Junior è una persona umile”.

Come gestirà la pressione e l’intensità psicologica di questo salto? “Ci sono tanti giocatori che subiscono questi salti, penso che Messias non lo subisca. È venuto dalla Serie D in Serie B: il Crotone era una squadra retrocedente dalla Serie A. Con i dovuti paragoni non ha subito il passaggio al Crotone e credo che non subirà nemmeno il passaggio al Milan”.

L'hai salutato? "Dopo il passaggio al Milan gli ho scritto un messaggio, l’ho ringraziato. Devo ringraziarlo, per me è un orgoglio immenso che la mia famiglia abbia potuto cedere un giocatore del genere ad una delle squadre più titolate del mondo come il Milan, che tra l’altro tifavo da bambino. Sono contento, è stata una bella storia e spero che possa essere raccontata ancora”.