120 anni Milan, i numeri di una storia di passione

120 anni Milan, i numeri di una storia di passione MilanNews.it
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mercoledì 25 dicembre 2019, 20:36News
di Manuel Del Vecchio
fonte App Ufficiale AC Milan

Associazione Calcio Milan, 120 anni di passione. 18 scudetti, 11 finali e 7 Champions League. 5 Supercoppe Europee, 4 Intercontinentali, 2 Coppe delle Coppe. Una storia, quella rossonera, diventata leggenda.

Zero, come i rigori a favore concessi al Milan fra il 1992 e il 1994. Il Diavolo in quei tre stessi anni vince tre scudetti, stabilendo il record di risultati utili consecutivi, 58.

Uno, come il giorno passato in aeroporto dalla squadra la notte dell’Intercontinentale del 1969. Stavano tutti aspettando che Nestor Combin venisse rilasciato. “Senza di lui non si parte”, disse il Paron. La sua colpa era di essere un argentino che aveva scelto la nazionalità francese.

Due, come le volte che la classifica finale del Pallone d’Oro è stata interamente monopolizzata da giocatori del Milan. Van Basten, Gullit e Rijkaard nel 1988, Van Basten, Baresi e Rijkaard nel 1989.

Tre, come il numero di maglia della Leggenda, il più giovane esordiente della storia del Milan: 16 anni e 208 giorni. Record di presenze, 902. Di trofei, 26. E di finali di Coppa Campioni disputate, 8. Paolo Maldini.

Quattro, come quelli in difesa. Marchio di fabbrica di ogni grande Milan. Uomini capaci di vincere la Champions League del 1994 con solo due gol subiti.

Cinque, come gli allenatori del Milan che non solo hanno vinto tutto, ma hanno cambiato tutto. Gipo Viani, Nereo Rocco, Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Carlo Ancelotti.

Con il numero sei, Franco Baresi. Venti stagioni, sei scudetti, tre Coppe Campioni, due Coppe Intercontinentali, una bandiera: Franco Baresi, milanista del secolo.

Sette, come le Champions League sollevate al cielo dai nostri capitani. Una storia legata indissolubilmente alla dinastia Maldini.

Otto, i Palloni d’Oro sollevati al cielo di San Siro: Golden Boy, Gullit, tre volte Marco Van Basten, Re George Weah e infine Sheva e Kaká.

Nove, come il numero di maglia: Gunnar, Marco, Juan, Pippo, Josè, George, Pietropaolo, e come quello di Valentina Giacinti, splendido capitano delle nostre rossonere.

Dieci, come il record di vittorie consecutive del 1951. Una cavalcata storica griffata Gre-No-Li, nell’annata che riporta il Milan sulla vetta d’Italia 44 anni dopo l’ultimo scudetto.

Undici, come i metri che separano Sheva da Buffon la notte di Manchester del 2003. Che notte, quella notte: Milan campione d’Europa davanti alla Juve dopo aver battuto l’Inter.