acmilan - Le sagome di Milanello

Con un post sul proprio profilo Instagram, Gigio Donnarumma ha pubblicato una foto dell'allenamento del mercoledì, mentre era fra i pali, anche per esercizi senza il pallone, durante la seduta di lavoro Questa la sua frase: "Dopo così tanto tempo, finisci per parlare anche con le sagome". Una battuta gradita e commentata da molti tifosi milanisti.
Uno squarcio di attualità, riguardante in ogni caso un attrezzo a suo modo storico negli allenamenti rossoneri nel corso dei decenni. Il primo a utilizzare le sagome in allenamento era stato Michel Platini, in Francia, per affinare la sua tecnica sui calci di punizione. "Ma per scopi tattici - ricorda Silvano Ramaccioni - il primo a disporle sui campi di Milanello era stato Arrigo Sacchi".
Erano sagome di plastica che il tecnico di Fusignano impiegava per chiamare il pressing ai giocatori: andare verso le sagome significava fare il movimento giusto, per accorciare sull'avversario e per prepararsi a riprendere palla. Sempre secondo lo storico team manager: "Forse ancor più di Sacchi, era stato Zaccheroni a usare le sagome. A volte, in settimana, la partitella senza palla, solo di movimenti, era tra i titolari della domenica e le sagome erano tutte di colore diverso. Ogni giocatore aveva come riferimento una sagoma a rappresentare gli avversari".
Dal momento che i due tecnici romagnoli qualcosa hanno vinto in rossonero, l'augurio è che il richiamo alle sagome "parlanti" da parte di Gigio possa essere beneaugurante per il futuro.

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