Brignoli ricorda: "Il gol al Milan me lo porterò dentro soprattutto quando smetterò. È una cosa più unica che rara"

Brignoli ricorda: "Il gol al Milan me lo porterò dentro soprattutto quando smetterò. È una cosa più unica che rara"MilanNews.it
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Ieri alle 23:10News
di Antonello Gioia

L'ex portiere del Benevento Alessio Brignoli, ricordato per un clamoroso gol al Milan, ne ha parlato a gianlucadimarzio.com: “È stata un emozione indescrivibile e bellissima. È un episodio che rimarrà nella memoria di tutti gli appassionati di calcio. È una cosa bella, volendo o no comunque se ne parlerà sempre. Il gol al Milan me lo porterò dentro soprattutto quando smetterò. È una cosa più unica che rara, solo tre portieri hanno fatto gol in Serie A: Rampulla, Taibi e il sottoscritto“

COSA AVEVA DETTO SU DONNARUMMA

Alberto Brignoli, portiere, si è così espresso a Tuttosport ricordando il gol al Milan quando difendeva i pali del Benevento: "Non c’era più niente da perdere. Venni colto da un misto di disperazione e follia. Sembrava un campionato stregato. Incrociai lo sguardo con De Zerbi per capire se potessi andare in area avversaria, lui mi guardò come a dire: “Fai un po’ quello che vuoi”. Era un all in, quasi come se fossimo rassegnati a perdere l’ennesima partita. Il destino volle che andasse così”.

Le è cambiata la vita dopo quel gol? 
“Mediaticamente era cambiato tanto. Io ero conosciuto dagli addetti ai lavori e dai tifosi delle squadre per cui avevo giocato, ma non ero noto a livello nazionale. Dopo quel gol ricordo che andai a comprare il regalo di compleanno a mia moglie in Piazza di Spagna e le persone continuavano a fermarmi nonostante fossimo a Roma”.

Segnò a Donnarumma…
“Uno dei primi tre portieri del mondo. Sono rimasto legato a Gigio da quell’episodio, ci scherziamo ancora. L’unica cosa brutta è che poi pagai tutta quella esposizione mediatica, il Benevento prese anche un altro portiere. Avrei voluto dimostrare ancora le mie qualità tra i pali, per far vedere che fossi capace come portiere. Nella mia carriera non ho mai avuto l’occasione di giocare dieci partite di fila in Serie A, nonostante avessi fatto bene in B. Resta questo cruccio. Alcuni hanno avuto delle possibilità in più, a me nemmeno quell’unica possibilità”.