Cessione San Siro, Bellavia: "Non si sa a chi si sta vendendo un bene pubblico"

Cessione San Siro, Bellavia: "Non si sa a chi si sta vendendo un bene pubblico"MilanNews.it
Oggi alle 10:48News
di Enrico Ferrazzi

Gian Gaetano Bellavia, commercialista milanese ed esperto di diritto penale dell'economia che ha ricoperto anche importanti incarichi come Responsabile Antiriciclaggio dell’Ordine dei Commercialisti di Milano e componente della Commissione Nazionale Antiriciclaggio, ha commentato così la possibile cessione di San Siro a Milan e Inter ai microfoni di Tuttosport: "È un tema troppo tecnico, bisogna conoscere bene l’urbanistica, che nessuno in verità conosce perché è un settore in cui è difficile entrare e ognuno fa un po’ quello che gli pare pur di guadagnare come hanno dimostrato le inchieste giudiziarie. Lo stadio altro non è che lo specchio della nostra società: quello che conta sono solo i soldi. 
 
Cosa comporta il fatto che i due club sono entrambi di proprietà di un fondo? Che non si sa a chi si sta vendendo un bene pubblico. Non ho letto il contratto, ma il riepilogo del legale consulente del Comune ed è chiaro che il soggetto acquirente, di fatto, non si sa chi sia e a chi faccia realmente capo. Il tema vero sono i fondi esteri. Un fondo di investimento cosiddetto di Private equity, cioè di capitale privato, è un contenitore, una scatola. È gestito da Tizio, che può essere di qualsiasi nazionalità, ma nel caso di specie di Inter e Milan è in entrambi i casi americano. Tizio gestisce la scatola ed è l’unico a sapere cosa entri in quella scatola: nei fondi che controllano i due club si fa riferimento a fondi pensione, fondi comuni di investimento e altri investitori istituzionali. Vuol dire che ci può essere di tutto. 

Usando una terminologia impropria, non sapremo mai chi è il proprietario dei soldi. Nel momento in cui il comitato antimafia del Comune di Milano li mette davanti all’obbligo di comunicare il titolare effettivo, la risposta è che la documentazione è riservata e di conseguenza non consentono la visione. Il Comune invece di cacciarli non fa una piega. E allora basta. Lo stadio verrà venduto, io non ho dubbi. In ballo ci sono interessi enormi, nonostante un contratto per me assurdo sotto molteplici profili e dei rischi futuri

Nel contratto è prevista anche una clausola di earn out? Ma di che parliamo? Se le due squadre controllano una società, e a monte delle due società ci sono decine di società offshore, parliamo del nulla. Possono annacquare qualsiasi operazione. È chiaro che non è un’operazione trasparente. Il bene pubblico verrà venduto a chissà chi, che ne farà chissà che cosa, nonostante le promesse di far partecipare alle eventuali plusvalenze".