Coronavirus: El Shaarawy, qui in Cina strade di nuovo piene

Coronavirus: El Shaarawy, qui in Cina strade di nuovo piene
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giovedì 26 marzo 2020, 20:08News
di Antonio Vitiello
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(ANSA) - ROMA, 26 MAR - "La situazione in Cina? Sta migliorando, le strade si stanno riempiendo di nuovo e questa è una vittoria importante per tutto il paese che sta uscendo da questa tragica emergenza". Collegato dalla Cina, dove gioca nello Shangai Shenhua, Stephan El Shaarawy racconta a Sky Sport come il paese che lo ospita sta tornando alla vita dopo la pandemia. "C'è stato un grande senso di responsabilità - agiunge l'ex attaccante della Roma -, il popolo ha rispettato le regole con grande collaborazione e questo è un messaggio d'insegnamento e di speranza per tutto il mondo. Nel periodo più tragico qui hanno messo in lockdown la regione dell'Hubei tenendo a casa 80 milioni di persone. Lì la situazione era veramente drammatica, non si poteva proprio uscire". Poi racconta che a gennaio, quando il virus in Cina imperversava ma in Europa ancora se ne parlava poco, ha pensato di andarsene. ": "Con questa situazione ho cercato, insieme al club, di trovare una soluzione perché, arrivati a gennaio, avevano iniziato a posticipare campionati e coppe - spiega -. Non sapevamo quando si sarebbe ripreso a giocare, e io non volevo restare fermo qualche mese con l'Europeo alle porte.

In quel momento non si parlava ancora del rinvio e allora mi stavo muovendo per trovare un modo per non stare fermo. La Nazionale era la mia priorità, ero stato convocato in precedenza e non volevo perdere quest'occasione, quindi volevo giocare. Ora sono un giocatore dello Shanghai, penso a fare il bene di questa squadra e al mercato penserò in futuro". Esclude di tornare alla Roma? Nella capitale se ne parla..." "A Roma ho lasciato tantissimo - commenta il Faraone -, ho costruito non solo un percorso calcistico ma molto di più. Mi sono sentito come a casa, mi manca come tutta l'Italia". Infine una rivelazione: "sono milanista nel cuore, però ci sono state delle circostanze e delle situazioni per le quali era giusto andare via". (ANSA).