Da Firenze, Guerini: "Col Milan c'è da farsi il segno della croce"

Vincenzo Guerini, ex giocatore e club manager viola, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola nel corso della trasmissione 'Viola Amore Mio' verso Milan-Fiorentina: "Col Milan c'è da farsi il segno della croce, o bene bene o male male. Il Milan si è rafforzato, a livello mentale è più forte dell'anno scorso, è una partita pericolosa. Per quanto riguarda la Fiorentina sono deluso anche io, perché credevo nel mercato e nell'arrivo di Pioli. E' stato un inizio disastroso che adesso non può essere risolto in poco tempo. Quando sei in fondo diventa problematico, devi cercare di uscire con calma da questa situazione, perché la Fiorentina ha giocatori che non sono abituati a queste posizioni di classifica".
Sulle parole di Ilicic: "Io ho conosciuto Josip abbastanza bene. E' un ragazzo fenomenale, che col piede faceva quello che voleva, però caratterialmente era particolare, soffriva molto, sembrava un genio incompreso. Poi quella Fiorentina era una squadrone e quando entrava poteva succedere che non riuscisse ad esprimesse tutto il suo potenziale. Ho il rammarico che non sia stato capito, e infatti poi è andato all'Atalanta e lì tutti lo abbiamo invidiato e rimpianto. Era un giocatore e una persona molto timida. A Firenze penso sia stato capito poco soprattutto a livello umano, ma anche calcistico. E nonostante quella squadra giocasse un gran calcio, non ci rimase nulla in mano. C'erano giocatori fenomenali che, però, avevano più bisogno delle carezze che dei fischi, e così facendo si sentivano di ringraziare. Ovviamente ci sono anche giocatori che hanno bisogno di essere bastonati per fare meglio, ma non era il caso di quella Fiorentina".

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