Lazio, Diaconale: "Malagò non deleghi scelte a Governo"

(ANSA) - ROMA, 19 APR - "A chi spetta disegnare il futuro dello sport italiano dopo il coronavirus se non al presidente del Coni e a tutti i principali operatori dei tanti settori sportivi e di quelli del calcio in particolare?". Se lo chiede è il portavoce della Lazio Arturo Diaconale, che sul suo consueto 'Taccuino biancoceleste' incalza il presidente del Coni Giovanni Malagò che aveva ipotizzato uno stop per il calcio italiano in controtendenza con la volontà della Lazio e di diversi club di Serie A: "Speriamo che Malagò non pensi di delegare questo compito ad un governo che ha colori amici, ma che mai come in questo momento sembra avere la necessità di appoggiarsi ai tecnici ed ai competenti!". Nello stesso post pubblicato su Facebook, il portavoce della Lazio augura anche la "pronta guarigione al presidente del Brescia Massimo Cellino", con l'auspicio "di incontrarlo come sempre frizzante e combattivo quando, a campionato finalmente ripreso, la sua squadra verrà ospitata allo Stadio Olimpico.
Gli auspici e gli auguri non sono in contraddizione con la considerazione che la sua richiesta di vedere interrotto e concluso il campionato a causa della propria malattia debba essere interpretata come una singolare pretesa: 'Tutti fermi perché io sono malato'". Sia di Cellino che di Malagò, Diaconale parla di "concezione da Marchese del Grillo". (ANSA).
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